Il direttore di un ristorante, Alessandro Voccia, ha ottenuto la libertà su cauzione dopo essersi dichiarato non colpevole di appropriazione indebita e frode per un totale di circa 11.000 euro.
Secondo l’accusa, il cittadino italiano di 53 anni, residente a San Gwann, si sarebbe spacciato per un dipendente di una società di trading di criptovalute, circuendo quattro vittime e sottraendo loro denaro con la promessa di aiutarle a recuperare fondi persi.
Per rintracciarlo, pare che la polizia abbia dovuto mettere in atto una sofisticata operazione sotto copertura coinvolgendo l’intelligence, dato che l’indirizzo di casa presso il quale era registrato risultava inesistente.
Durante l’udienza, l’ispettore ha infatti rivelato che sono stati necessari tre mandati di arresto prima che Voccia fosse individuato.
Secondo i resoconti dei media locali, le presunte vittime avrebbero tentato tramite un legale di recuperare il denaro loro sottratto, scontrandosi però contro il muro di silenzio eretto dall’uomo che sarebbe scomparso nel nulla rendendosi irreperibile, spingendole quindi ad avviare un procedimento penale.
L’avvocato difensore ha ammesso che Voccia deve effettivamente rimborsare una somma significativa, ma ha insistito sul fatto che alcuni servizi siano stati effettivamente resi. Inoltre, per mesi avrebbe mantenuto una sorta di contatto con i querelanti, nonostante un periodo di silenzio.
Nel frattempo, il pubblico ministero ha fermamente contestato la richiesta di libertà su cauzione avanzata dalla difesa, sottolineando che Voccia è un soggetto inaffidabile, privo di un indirizzo fisso e con un’occupazione incerta. Quando la polizia ha visitato il ristorante in cui sosteneva di lavorare, i gestori hanno riferito che l’uomo non era impiegato lì.
Nonostante le obiezioni, il tribunale ha scelto di concedere la libertà su cauzione al 53enne, a patto che rispetti alcune condizioni come il divieto di lasciare il Paese, il coprifuoco serale e l’obbligo di firma giornaliera presso la stazione di polizia. Inoltre, ha dovuto versare una cauzione di 5.000 euro più una garanzia personale di 10.000 euro.
(immagine di repertorio)
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