Sono ripresi in aula i procedimenti penali a carico dell’ex Premier Joseph Muscat, l’ex ministro Keith Schembri e l’ex capo di Gabinetto Konrad Mizzi, accusati insieme ad altri venti soggetti di oltre trenta capi d’imputazione, tra i quali riciclaggio di denaro, frode, appropriazione indebita, corruzione e associazione a delinquere, in merito alla controversa concessione riguardo alla privatizzazione di tre ospedali pubblici, poi annullata per frode.
Durante l’udienza, secondo i resoconti dei media locali, l’esperto forense ha testimoniato che ci vorranno ulteriori 298 giorni per sbloccare l’iPhone 12 dell’ex Primo Ministro, cruciale per individuare eventuali prove utili al processo.
L’esperto forense Keith Cutajar ha spiegato che le autorità stanno usando un software di ultima generazione in grado di tentare oltre 1.100 combinazioni di password al giorno per abbattere il “muro digitale” eretto dal melafonino dell’ex Premier, sotto sequestro e quindi “sotto torchio” già dal 20 ottobre.
Oltre alla lettura del dispositivo, l’udienza ha visto la testimonianza dell’MLRO di Moneywise che ha presentato documenti bancari relativi al conto corrente intestato a Keith Schembri presso l’istituto così come quelli relativi a un altro imputato, Christopher Spiteri.
Un rappresentante di Fexserv ha riferito che sia Konrad Mizzi che Technoline avevano conti aperti presso l’istituto e che Mario Gatt, altro imputato, si era avvalso dei loro servizi per eseguire operazioni di cambio valuta. Kevin Causon, comparso per Em@ney, non ha presentato alcun documento riferendo di non esserne stato avvisato, ma ha dichiarato che Muscat aveva un conto corrente presso l’istituto.
Si conclude così, ma solo per ora, l’ultimo capitolo giudiziario sull’accordo truffa governo-Vitals/Steward Healthcare. L’udienza è stata infatti aggiornata all’8 gennaio 2025.
(photo credits: inserto di Joseph Muscat, Facebook)
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