Un giudice ha annullato una controversa decisione di assegnare il Gozo General Hospital, il St. Luke’s Hospital e il Karin Grech Hospital a un consorzio di aziende private, dichiarando che i tre ospedali pubblici dovrebbero essere restituiti al governo a causa degli “intenti fraudolenti” e del fallimento degli obiettivi contrattuali.
L’ex leader dell’opposizione, Adrian Delia, che cinque anni fa aveva avviato la causa contro l’accordo, ha dichiarato che la decisione è stata “una vittoria per Malta”.
Reagendo alla notizia, il governo ha affermato che “sta analizzando” la sentenza al fine di salvaguardare l’interesse nazionale, i posti di lavoro degli operatori sanitari, e tutte le prestazioni che i pazienti ricevono dagli ospedali.
Nel 2015, sotto il governo di Joseph Muscat, i tre ospedali furono affidati alla Vitals Global Healthcare (VGH) che non aveva precedenti esperienze nella gestione ospedaliera. L’operazione fu gestita da Konrad Mizzi, l’allora ministro della Salute.
Sull’orlo della bancarotta e nell’incapacità di mantenere gli impegni promessi nell’accordo che prevedeva un investimento di 200 milioni di euro nei tre ospedali, due anni dopo la concessione passò nelle mani del colosso americano Steward Healthcare che, a sua volta, poco fece per migliorare la condizione delle strutture sanitarie ed adempiere agli obblighi contrattuali. Anche in quel caso l’accordo fu gestito da Mizzi, malgrado non fosse più al comando del Ministero della Salute.
«Konrad Mizzi firmò diversi altri accordi che modificavano l’originario contratto riducendo consapevolmente i diritti dovuti al governo, e apportando invece benefici a VGH e Steward Healthcare, certamente non a vantaggio del governo e del cittadino, che alla fine avrebbe dovuto raccogliere i frutti dei progetti affidati loro e che non erano riusciti a portare a compimento» scrive Malta Today riportando parte della sentenza pronunciata dal magistrato Francesco Depasquale.
Entrambe le aziende sono state giudicate colpevoli di aver agito in modo fraudolento in più fasi. Le 140 pagine della sentenza affermano che prima che il governo rendesse nota l’intenzione di privatizzare gli ospedali, gli azionisti di VGH avevano già concluso e tenuto nascosto un memorandum d’intesa con il governo, dimostrando così la sua azione fraudolenta. Un apparente conflitto di interesse che avrebbe dovuto portare alla sua esclusione dalla concessione, cosa che non si verificò.
Dal canto suo, Steward Healthcare è stata giudicata “ben consapevole” che VGH non aveva rispettato gli obblighi concordati nel contratto e, una volta subentrata nell’accordo, oltre a fare ben poco di quanto promesso, ha avviato una serie di trattative con il governo al fine di “strappare” un accordo che obbligasse lo Stato a risarcire profumatamente l’azienda qualora il contratto fosse stato rescisso.
La concessione è stata annullata e gli ospedali dovrebbero essere presto restituiti al governo.
Nel frattempo la Ong Repubbika ha invitato il primo ministro Robert Abela a garantire che i responsabili degli abusi sui tre ospedali siano portati in tribunale per rispondere delle proprie azioni, insistendo che il popolo maltese non paghi un solo centesimo dei 100 milioni di euro promessi a Steward Healthcare dal governo di Joseph Muscat qualora l’accordo sarebbe fallito.
«Questo non è solo uno scandalo di abusi e corruzione. È anche scandaloso che queste persone corrotte abbiano pianificato e elaborato schemi per fare soldi con le malattie e le sofferenze delle persone» scrive Repubblika, rinnovando l’impegno a «non permettere a nessun commissario di polizia e a nessun procuratore generale di non compiere i passi indicati da questa inchiesta».
Commentando la sentenza sui social, l’ex primo ministro Joseph Muscat ha affermato di «aver sempre agito nell’interesse della gente» e «le persone di buona volontà lo sanno». E poi continua: «Pur desiderando più tempo per elaborare la sentenza del Tribunale Civile che è stata emessa oggi, la rispetto come ho sempre fatto. Ribadisco solo due punti. Innanzitutto confermo che tutte le fasi della concessione ospedaliera sono state fatte con continue discussioni e deliberazioni documentate del Consiglio dei Ministri. Per fare ciò, il processo doveva passare attraverso il controllo legale. In secondo luogo, accolgo con favore e anzi incoraggio ogni altra indagine che possa riguardare questa concessione, anche dopo una relazione del Revisore Generale e una causa in Tribunale. Questo perché voglio che tutti i fatti siano noti».