Il tribunale del lavoro ha condannato Allied Newspapers, editore del Times of Malta, a risarcire con 171.000 euro l’ex giornalista senior della testata, Ivan Camilleri. Secondo la Corte, infatti, sebbene Camilleri sia stato ritenuto responsabile del suo allontanamento dal posto di lavoro a causa di comportamenti ritenuti irrispettosi verso colleghi e terzi, il suo licenziamento è stato disposto in modo illegittimo.
Facciamo un passo indietro e torniamo ai fatti. Siamo nel dicembre del 2019 e Camilleri, convocato ad una riunione di cui non conosce l’ordine del giorno si vede messo di fronte ad accuse per cui, nel giro di un’ora e mezza, dovrà lasciare il posto di lavoro.
Un’accusa riguarda un episodio di taccheggio riportato da Malta Today e risalente all’ottobre 2019, l’altra, la fuga di notizie verso Yorgen Fenech, implicato nell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. Queste le ragioni che avrebbero portato Allied Newspapers a consegnare repentinamente e senza preavviso la lettera di licenziamento a Camilleri, che sin da subito negò ogni addebito.
Il tribunale ha espresso il suo dissenso verso questa decisione considerata affrettata, osservando che Camilleri non sia stato informato in anticipo dell’ordine del giorno della riunione, gli sia stata negata l’assistenza legale e che – stando a quanto previsto dal contratto nazionale – avrebbe avuto dapprima diritto ad una sospensione, durante la quale il personale coinvolto nelle indagini avrebbe avuto modo di portare a termine il proprio lavoro concorrendo attraverso la sostanza dei suoi esiti ai risvolti della decisione finale di Allied Newspapers nei riguardi del suo dipendente.
Fatti intollerabili, una reputazione da difendere ed un Paese che stava attraversando un periodo di grande tensione hanno determinato una situazione tale per cui dovevano esser prese scelte tanto immediate quanto critiche – riporta, dal canto suo, Times of Malta per conto dell’editore – decisioni che, per l’urgenza ritenuta opportuna, non avrebbero potuto rispettare la corretta sequela di procedure previste in caso di licenziamento.
Un portavoce della compagnia ha inoltre affermato che Camilleri non è stato licenziato per «un incidente insignificante», ma «per una serie di azioni che, secondo l’azienda, sono equivalse a una grave cattiva condotta e a una totale violazione della fiducia». L’azienda, inoltre, fa sapere che a fronte di questa sentenza di risarcimento presenterà appello.