È comparso ieri in aula il principale sospettato del duplice omicidio avvenuto nella mattinata di domenica 15 ottobre in Triq it-Tigrija, a Marsa.
I corpi delle due vittime, Joseph Bartolo, 73 anni, e della compagna Carmen Abela, 56 anni, sono stati trovati privi di vita in un garage di proprietà di una delle due vittime, collocato all’interno di una fattoria. Secondo quanto riferito dai media locali, sembra che la coppia sia stata aggredita e uccisa con un’arma da taglio simile a delle cesoie, al culmine di una violenta lite.
Iddrisu Faisal, 34enne originario del Ghana, di professione intonacatore, si è dichiarato non colpevole dell’omicidio volontario di Bartolo e Abela, di tentato omicidio e gravi lesioni a danno di una terza persona presente sulla scena, di aver procurato lievi ferite ad un altro individuo e ad un poliziotto, di resistenza a pubblico ufficiale e del danneggiamento di beni di terzi.
In un tribunale gremito dai parenti delle due vittime, è emerso che l’imputato viveva all’interno della fattoria dove è stato commesso il crimine, ed è stato tratto in arresto pochi istanti dopo la tragedia nella quale è rimasta ferita anche una coppia di cittadini nigeriani, presumibilmente aggredita dal Faisal. La donna ha riportato lesioni di natura grave.
È inoltre risultato che il 34enne non era in possesso di alcun documento maltese, ma di due passaporti ghanesi (uno dei quali scaduto) e di una carta di identità italiana.
L’avvocato difensore non ha avanzato alcuna richiesta per ottenere la libertà su cauzione, riservandosi il diritto di farlo solo dopo che verranno ascoltati i testimoni presentati dall’accusa. Pertanto Faisal rimarrà in custodia cautelare almeno fino alla prossima udienza.
Il magistrato ha disposto un ordine di protezione a favore delle persone rimaste ferite nell’aggressione e nei confronti delle famiglie delle due vittime.