Cocaina, cannabis, ecstasy e funghi allucinogeni. E anche Viagra. Sono le sostanze che la polizia ha rinvenuto all’interno di una vettura fermata lunedì sera a un posto di blocco a Paola.
A bordo del veicolo c’erano i tre cittadini ungheresi arrestati dalle forze dell’ordine: Adam El-Haddoudi (37 anni), Jaeckel Tamas (38 anni) e Gabor Gyorgy Rusz (35 anni). Comparsi in Tribunale venerdì, si sono dichiarati non colpevoli dei capi d’accusa a loro carico.
Secondo le ricostruzioni, le droghe sono state rinvenute all’interno di contenitori in plastica posti in alcune borse collocate nella parte anteriore del veicolo e sotto al pianale. Ingenti le quantità: 91 grammi di marijuana, 90 grammi di resina di cannabis, 4 grammi di cocaina, 11 pastiglie di ecstasy, 12 grammi di funghi allucinogeni e 12 pillole di Viagra (la famosa “pillola blu”).
Al momento dell’arresto, i tre si sono inoltre rifiutati di dichiarare dove abitassero. El-Haddoudi e Rusz avrebbero infatti affermato di essere a Malta in vacanza, ma senza dire dove alloggiassero. Tamas invece si sarebbe rifiutato di fornire l’attuale residenza, dopo che due indirizzi trascritti su alcuni documenti medici si sono rivelati non più attuali.
Non solo: gli investigatori sospettano che la detenzione (o addirittura il traffico, seppur al momento non ci siano prove concrete in tal senso) di sostanze stupefacenti coinvolga anche altre persone.
Durante il posto di blocco, un agente avrebbe infatti notato una seconda automobile fare più volte il giro della zona in maniera sospetta, senza tuttavia essere riuscito a prendere il numero di targa nè tantomeno a fermarla. E tra le sostanze sequestrate al trio, la polizia ha inoltre rinvenuto un dispositivo di localizzazione.
Nel tentativo di ottenere la libertà su cauzione, uno dei legali difensori ha tentato di fare leva sulle “piccole quantità” di sostanze trovate nell’automobile, mentre il “collega” ha messo in dubbio l’impossibilità di dimostrare con assoluta certezza a chi appartenesse realmente la droga.
La linea difensiva non ha però convinto il magistrato di turno, che ha disposto le misure cautelari per tutti gli imputati, almeno fino alla prossima udienza.