È finito in custodia cautelare l’uomo accusato di aver derubato un tassista sotto la minaccia di un’arma, per poi fuggire con la sua auto lasciandolo in mezzo ad una strada.
L’episodio si è verificato lo scorso sabato sera in Triq il-Wied tal-Imsida, a Msida. Individuato ed arrestato dalle forze dell’ordine nel giro di un’ora, insieme ad un altro sospettato, Mahmoud Moghrabi, 33enne operaio edile di nazionalità tunisina è comparso in tribunale nella giornata di lunedì 15 maggio, per rispondere alle accuse di furto aggravato, sequestro di persona, detenzione illegale di un’arma, furto di targhe e recidiva.
L’uomo avrebbe infatti violato le condizioni previste dalla libertà su cauzione ottenuta per reati commessi in precedenza.
Secondo la testimonianza del tassista giunto sul posto per rispondere alla chiamata di un cliente, Moghrabi lo avrebbe aggredito puntandogli un’arma alla testa e chiedendo di consegnargli il denaro, prima di ordinargli di scendere dalla sua Peugeot 308 con la quale si è dato alla fuga.
Il veicolo è stato ritrovato di lì a poco, con la polizia che avrebbe colto con le mani nel sacco il sospettato mentre era intento a sostituire le targhe dell’auto con altre presumibilmente rubate in precedenza da un altro mezzo parcheggiato nelle vicinanze.
Per Moghrabi, che si dichiara non colpevole, si apriranno ora le porte del carcere, in attesa che il magistrato si pronunci sulla sentenza definitiva.