L’eurodeputato nazionalista David Casa ha presentato un’istanza in tribunale a seguito della inazione delle autorità nei confronti di Christian Borg, ree di non aver svolto sul soggetto i dovuti controlli malgrado fossero a conoscenza di transazioni bancarie che avrebbero dovuto essere contrassegnate come a rischio per riciclaggio di denaro.
Il provvedimento si basa su quanto emerso in un articolo pubblicato nei giorni scorsi da Times of Malta, nel quale vengono denunciate presunte diffuse pratiche di riciclaggio di denaro e frode fiscale da parte del giovane Borg, proprietario della concessionaria d’auto finita sotto i riflettori negli ultimi mesi dopo le segnalazioni di ex clienti per frode ed associazione a delinquere, nonché accusato di sequestro di persona lo scorso anno insieme ad altri quattro ventenni. Sempre lo stesso Borg che, anche sui social, si vantava dei suoi stretti legami con il Primo Ministro Robert Abela.
«Ho appena chiesto al mio avvocato Jason Azzopardi di depositare un’istanza in tribunale con la richiesta di informare il magistrato di turno sui fatti scioccanti rivelati domenica scorsa in un articolo scritto dal giornalista Jacob Borg» ha affermato Casa in una nota diffusa nella giornata di lunedì 25 aprile.
L’eurodeputato ha sottolineato che nessuno dei gravi fatti elencati nell’articolo era stato indagato dalle autorità competenti che ne erano a conoscenza da tempo, compreso dei 100.000 euro che erano stati depositati in 47 diverse transazioni su ATM point nell’arco di un solo mese.
«Nessuno ha indagato Christian Borg, né lo ha interrogato né gli ha chiesto informazioni su questi depositi» dichiara Casa, che spiega di essersi rivolto alla legge perché «mi sento moralmente obbligato a fermare queste persone».
«È inaccettabile che persone al potere commettano illegalità senza essere puniti. La gente comune subisce il “martirio” per giustificare i propri fondi con le banche, ma a coloro che si sono macchiati di criminalità ed hanno “legami politici”, giorno dopo giorno, è stato permesso di depositare grandi capitali senza alcun problema» afferma l’eurodeputato, che poi conclude:
«Chiedo alla banca BOV di spiegare immediatamente perché ha trattato Christian Borg in modo diverso dagli altri. La gente ha il diritto di sapere perché i depositi illegali non sono stati segnalati alla FIAU».