Due donne di nazionalità cinese sono state condannate a sei mesi di reclusione dopo aver ammesso di essere entrate nel Paese con documenti d’identità falsi.
Arrivate a Malta con un volo proveniente dalla Grecia, entrambe avrebbero presentato documenti di residenza contraffatti rilasciati dalle autorità italiane.
Comparse davanti al giudice, le due donne, rispettivamente di 34 e 43 anni, si sono dichiarate colpevoli delle accuse, affermando di essere state vittime di qualcuno che avrebbe fornito loro i documenti falsificati.
Nonostante il tentativo avanzato dalla difesa delle due imputate, optando per il rimpatrio in Cina, la Corte ha tuttavia convalidato la pena detentiva di sei mesi.