Il magnate dell’edilizia Charles Polidano (noto come iċ-Ċaqnu) e suo figlio Gordon Polidano sono stati rilasciati su cauzione nella giornata di sabato, dopo essere stati arrestati ed interrogati il giorno precedente in relazione al presunto tentativo di corruzione nei confronti dell’ex direttore finanziario di Malta Freeport Terminals (oggi amministratore delegato), Alex Montebello, attraverso la compravendita di una proprietà.
Al centro della vicenda ci sarebbe un contratto da capogiro aggiudicatosi dal gruppo Polidano per l’esecuzione di alcuni lavori per conto dell’azienda a sud dell’isola.
In connessione a tale accordo commerciale, ad insospettire le forze dell’ordine sarebbe stata la compravendita di una proprietà del magnate dell’edilizia Charles Polidano ceduta ad un prezzo estremamente basso ad Alex Montebello, all’epoca dei fatti CFO di Malta Freeport Terminals, la società coinvolta nel contratto.
Questo scambio e la presenza di ingenti somme sul conto privato di Montebello, hanno sollevato dubbi riguardo eventuali tentativi di corruzione e riciclaggio di denaro, portando all’arresto di Polidano e di suo figlio Gordon, nella giornata di venerdì 1 luglio.
Secondo Times of Malta che ha riportato la notizia, Polidano Group avrebbe negato ogni illecito, palesando la massima intenzione di collaborare con gli Ufficiali fornendo documenti e prove delle transazioni finanziarie: «Il Gruppo è fiducioso che le autorità saranno soddisfatte una volta effettuate queste verifiche. Continueremo a collaborare pienamente».
Sabato mattina i due sono stati rilasciati su cauzione, in attesa dei prossimi sviluppi.
In contemporanea sono arrivati anche il fermo e l’interrogatorio dello stesso Alex Montebello, oggi CEO di Malta Freeport Terminals, e della moglie, per le accuse di riciclaggio di denaro.
Proprio come i principali volti del gruppo Polidano, Montebello ha negato ogni illecito, dichiarandosi fiducioso che le indagini andranno a fugare ogni dubbio rimasto.
L’avvocato dell’amministratore delegato di Malta Freeport Terminals ha commentato così la testimonianza prodotta dal suo assistito ai microfoni del Times of Malta: «Il mio cliente insiste sul fatto che questa indagine porterà all’unica conclusione possibile, cioè che non è colpevole di alcun illecito, poiché non ne ha commesso alcuno. Naturalmente il mio cliente comprende che le indagini richiedono tempo per essere concluse e, senza voler fare pressioni sulle autorità investigative, le esorta ad essere diligenti ma tempestive».
Tornando a Charles Polidano, il suo passato non è di certo esente da vicende giudiziarie. Solo lo scorso anno, infatti, l’imprenditore – uno dei più ricchi dell’arcipelago – ha dovuto rispondere delle accuse di minacce, lesioni personali e revenge porn nei confronti di una donna, mentre mesi aveva dovuto fare i conti con una cartella esattoriale che imponeva il pagamento di 40 milioni di euro.
Polidano Group è una delle più grande imprese di costruzioni maltese, impegnata nella realizzazione delle più grandi opere infrastrutturali del Paese.