Due anni e mezzo di carcere. È questa la pena inflitta a Iosif Galea, giudicato dalle autorità tedesche colpevole di aver evaso il fisco tra il 2017 e il 2019, per un totale di 1,7 milioni di euro. Galea è stato processato in quanto direttore di Tipbet Limited, società di gioco d’azzardo di proprietà turca, ma registrata a Malta.
Il suo arresto fece nascere non poche polemiche sull’efficienza e la serietà delle autorità maltesi: l’ormai ex consulente di gioco venne infatti fermato dalla Guardia di Finanza all’aeroporto di Brindisi a metà maggio, appena atterrato sulla penisola per una breve vacanza assieme ad una serie di persone tra cui l’ex Primo ministro Joseph Muscat.
Per quel viaggio Galea dovette chiedere il permesso alle autorità maltesi, in quanto già sotto accusa per traffico di influenze e altri reati nello scandalo della Malta Gaming Authority. La polizia dell’arcipelago gli diede il permesso di oltrepassare il confine, senza accorgersi che su di lui pendeva un mandato d’arresto internazionale emanato dalla Germania, tra l’altro nemmeno “fresco di stampa”.
La prima comunicazione dallo Stato tedesco su Galea risale infatti a inizio 2021, circa un anno e mezzo prima del suo effettivo arresto. In questo lasso di tempo, la polizia maltese avrebbe ignorato ben tre solleciti da parte delle autorità tedesche, alle quali Galea è poi stato infine consegnato direttamente dalle forze dell’ordine italiane, in occasione dell’arresto di maggio.
Dopo la condanna, l’imputato avrebbe richiesto al tribunale tedesco di poter scontare la pena a Malta.
only one state can condemn the Maltese as this is a corrupt island and the judges exist only to take salaries, see the case of the journalist, after 5 years still nothing, I know that there will also need another state to condemn the guilty