È stato condannato a 20 mesi di carcere Andre Galea, il proprietario dei due pitbull “assassini” che nel settembre 2020 sbranarono sua nonna, Inez Galea, nella loro abitazione a Msida. Assieme a lei trovò la morte anche il suo fedele chihuahua Betty, che la donna portava sempre in braccio.
La sentenza ha ora stabilito che Galea ha gravemente trascurato i suoi doveri in qualità di proprietario di cani (sui social si spacciava come allevatore), mettendo per anni in pericolo la vita della 95enne, fino alla tragedia.
Per il magistrato Donatella Frendo, infatti, «non c’è dubbio che avrebbe dovuto prevedere che, permettendo ai cani di girare liberamente vicino alla donna anziana, prima o poi avrebbe causato una tragedia. Ed è esattamente quello che è successo».
Gli agenti accorsi quel giorno sulla scena si trovarono di fronte ad una scena raccapricciante: il corpo della vittima riverso a terra in una pozza di sangue, con un arto parzialmente mutilato.
Secondo quanto stabilito dal tribunale e riportato dai media locali, l’anziana donna ha «sofferto molto negli ultimi istanti di vita, fatta a pezzi dai cani del suo amato nipote». Durante l’udienza, la Corte ha sottolineato come Galea fosse ben consapevole dell’aggressività dei suoi pitbull Bullet e Chica, ma non avesse fatto nulla per proteggere la nonna.
Citando i trascorsi giudiziari dell’individuo, lo ha dipinto come un soggetto «che vive la propria vita con totale negligenza e senza alcun riguardo per la sicurezza altrui». Per questo, il magistrato ha emesso la pena massima prevista per l’omicidio colposo, condannando Galea a 20 mesi di reclusione e a una multa di 2.224 euro.
Tuttavia, il giudice non ha potuto fare a meno di sollevare critiche circa le pene previste dalla legge maltese per questo tipo di reati, ritenendo che siano troppo leggere rispetto alla gravità del crimine: «È possibile che questa sia la valutazione che diamo alla vita umana? Vale così poco, meno di un’auto nuova?».
È bene inoltre ricordare che, dopo la morte della nonna, Andre Galea tornò nuovamente a riempire le pagine di cronaca locali per via di quanto accaduto nell’aprile del 2023, quando fu azzannato per strada da altri due suoi pitbull, uno dei quali fu ucciso a coltellate da lui stesso, nel tentativo – affermò – di difendersi. In seguito a quell’episodio, le autorità preposte prelevarono otto cani dall’abitazione di Galea, trovati a vivere «in pessime ed inadeguate condizioni».
(photo credits: Facebook)
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