Cinquantamila euro di multa, confisca dei beni personali e libertà vigilata. Si è conclusa con questa sentenza la vicenda della coppia di Mosta che la scorsa estate era stata accusata di aver sperperato i soldi provenienti dalle donazioni raccolte a favore del figlioletto malato di cancro.
Comparsi in tribunale nella giornata di martedì 24 gennaio, Ryan Debattista, 31 anni, e Nicole Bezzina, 27 anni, si sono dichiarati colpevoli di aver utilizzato i 35.000 euro destinati alle cure per il piccolo Kane, “auto-riciclandoli” nel gioco d’azzardo. La cifra proveniva dalla solidarietà espressa da numerosi cittadini maltesi che avevano preso a cuore la battaglia della giovane famiglia donando loro la cifra raccolta.
Una situazione che, secondo quanto riporta l’Independent, è costata ai due anche un duro rimprovero da parte del magistrato, che in aula ha così dichiarato: «Invece di apprezzare questi nobili gesti, gli imputati, senza alcuna vergogna e dopo aver ingannato tutti, hanno sperperato i fondi ricevuti per finanziare il loro gioco d’azzardo, cosa che alla fine ha portato solo a perdite».
Le conclusioni espresse sul caso da parte del magistrato hanno tenuto conto anche delle testimonianze di alcuni rappresentanti di Puttinu Cares, l’Ong che ha assistito la famiglia nel corso della malattia, i quali hanno affermato che il bimbo è riuscito a vincere la sua battaglia contro il cancro e che i genitori si sono comportati in modo esemplare, offrendogli tutte le cure di cui aveva bisogno.
Nonostante questo, la coppia è stata condannata a tre anni di libertà vigilata ed al pagamento di una multa di 20mila euro per la madre del piccolo e 30mila euro per il padre, la cui fedina penale era già macchiata da precedenti reati. Ai due sono stati confiscati anche i beni personali e gli immobili, oltre i 35mila euro corrispondenti ai proventi delle donazioni ricevute. Entrambi hanno ricevuto il divieto di avvicinarsi a centri scommesse, gioco d’azzardo e corse dei cavalli, anche online, ed è stato loro offerto supporto per superare la dipendenza dal gioco.
AGGIORNAMENTO
In una dichiarazione post-sentenza fornita ai media maltesi, Ryan Debattista ha affermato di essersi dichiarato colpevole solo per «evitare la reclusione», sostenendo di non aver mai speso in scommesse i soldi raccolti per il figlio.