Ryan Schembri potrà godere della libertà su cauzione. Per il tribunale maltese infatti non sussisterebbero particolari pericoli di fuga dell’uomo, accusato di essere scappato dall’arcipelago nel 2014 lasciandosi alle spalle debiti per circa 40 milioni di euro, derivati dal fallimento della catena di supermercati “More Supermarkets”.
Dopo la fuga assieme alla famiglia, Schembri avrebbe vissuto a Dubai, Londra e in Scozia, dove è stato arrestato in aprile. A tradirlo, una semplice multa per eccesso di velocità che ha di fatto consentito alle autorità di identificarlo, arrestarlo ed estradarlo a Malta per essere giudicato.
Pesanti le accuse: appropriazione indebita, frode, guadagno fraudolento, riciclaggio e utilizzo di documenti falsi. Non solo: Schembri sarebbe inoltre accusato di aver proposto investimenti finanziari senza possedere le licenze necessarie a svolgere tale attività. A questo proposito, secondo quanto riportano i media locali, in aula hanno testimoniato numerose persone che avrebbero perso molti soldi, proprio a causa di investimenti nella “More Supermakets” proposti dall’imputato.
La libertà su cauzione è stata concessa alla luce delle garanzie fornite dai familiari di Schembri. Tra questi, i genitori, che hanno offerto in garanzia tre proprietà, in mancanza di disponibilità economica.
A far pendere l’ago della bilancia in favore della libertà su cauzione sono state anche le dichiarazioni della sua compagna, Aviva Kuschner. La donna ha infatti affermato che non avrebbe permesso eventuali tentativi di fuga, accettando inoltre di fare da garante, facendo inoltre riferimento a risparmi personali che avrebbe utilizzato per la cauzione.
Il tribunale ha quindi concesso la libertà su cauzione a Schembri, a fronte del pagamento di 50.000 euro, oltre a 150.000 euro di garanzia personale. L’imputato dovrà rispettare un coprifuoco e non potrà avvicinarsi a più di 20 metri dall’aeroporto maltese e dalle coste dell’arcipelago, oltre a firmare il libretto di cauzione due volte al giorno.
La corte ha reputato l’allontanamento di Schembri da Malta non come una fuga dalle autorità, bensì per rimanere lontano dai propri creditori e da eventuali problemi, non reputandolo quindi un latitante. Inoltre, al momento del suo arrivo nel Regno Unito, sull’imputato non pendeva alcuna accusa o indagine.
A convincere il tribunale della “buona fede” di Schembri sarebbe stata anche l’assenza di tentativi di nascondere i propri spostamenti negli anni lontano da Malta.
Da notare infine che nonostante l’arresto sia avvenuto nel 2022, secondo quanto riportato da Malta Independent, le autorità maltesi conoscevano la posizione dell’uomo già dal 2017, senza però intraprendere alcuna azione per arrestarlo. Una delle tante lacune della polizia nella gestione del caso in questione.