Sono comparse in tribunale nella serata di venerdì le due persone arrestate nei giorni scorsi in relazione alla coltivazione illegale di cannabis.
Entrambi gli imputati, Victor Degabriele (40enne di Cospicua) e Cheyenne Azzopardi (24enne di Fgura), si sono dichiarati non colpevoli dell’accusa di detenzione aggravata di droga, mentre Degabriele ha negato anche quella di traffico di cannabis di cui è unicamente imputato.
Le indagini che hanno portato all’arresto dei due sono durate settimane, portando gli inquirenti a perquisire un’abitazione a Fgura all’interno della quale sono state rinvenute dodici piante di cannabis e barattoli di vetro colmi di bustine contenenti marijuana, oltre ad altri oggetti presumibilmente collegati al traffico di droga.
Le autorità si sono poi spostate nella fattoria di Degabriele a Zejtun, dove sono state rinvenute altre cinque piante di cannabis, mentre Azzopardi è stata trovata in possesso di una borsa contenente della presunta cocaina.
Nel corso dell’udienza, gli avvocati difensori hanno chiesto la libertà su cauzione per i propri assistiti puntando sul fatto che entrambi hanno dei figli a carico, trovando però la ferma opposizione dell’accusa, giustificata dalla gravità dei capi d’imputazione e dal fatto che l’abitazione di Fgura era frequentata anche da dei minorenni.
Inoltre, Degabriele ha violato il regime di libertà condizionale ottenuto da un precedente procedimento giudiziario, dimostrando quindi di non essere affidabile.
Il magistrato ha scelto di concedere la libertà provvisoria esclusivamente all’Azzopardi, previo versamento del deposito cauzionale fissato a 2.000 euro più una garanzia personale di altri 3.000 euro. Per Degabriele è stato invece predisposto il regime di custodia cautelare, almeno fino alla prossima udienza.
Per entrambi è scattato il sequestro conservativo di tutti i beni in loro possesso.