Il ristorante di Paceville gestito da Mohamed Ali Ahmed Elmushraty e dal suo socio in affari è stato sfrattato dopo aver violato le condizioni contrattuali. È quanto emerso nel corso dell’ultima udienza che vede imputato l’imprenditore-pugile di origine libica meglio noto come “Lilu King”, accusato di evasione fiscale, traffico di droga e di essere vicino alla criminalità organizzata (oltre che di omicidio e traffico di droga nel suo Paese d’origine).
Il socio è lo stesso uomo ad aver subito pressioni da parte dei fratelli dell’imputato, che gli avrebbero “chiesto” di cambiare alcune versioni dei fatti, soprattutto sul possesso di una costosa automobile.
Ebbene, nel corso dell’ultima udienza pare siano emerse molte irregolarità nel rapporto con il proprietario delle mura del locale. “Lilu King” e il suo socio avrebbero infatti accumulato un debito di oltre 127.000 euro, tra affitti e utenze non pagate.
Non solo: anche il locale era stato affittato per essere utilizzato come ristorante, ma la sua destinazione d’uso sarebbe stata ben diversa, diventando a tutti gli effetti una discoteca, con i relativi disagi per i residenti infastiditi dalla musica alta fino a tarda notte.
Da qui, la scelta del Consiglio per la regolamentazione degli affitti, che ha deciso di sfrattare gli affittuari ponendo così fine all’attività, a fronte anche della richiesta da parte del locatore di rescindere il contratto, presentata nel giugno del 2022.
Stando a quanto affermato in una precedente udienza dal socio tunisino di Elmushraty, la licenza commerciale del locale sarebbe stata rilasciata a suo nome, così come il contratto d’affitto della durata di 5 anni. Sempre il testimone dichiarò di aver scritto al proprietario nel 2020 per far rimuovere il suo nome dal contratto d’affitto. Cosa rivelatasi non fattibile a causa di una clausola del contratto di locazione.
Ora, con la sentenza del Tribunale che dà ragione al proprietario delle mura, i gestori-soci del ristorante, dovranno lasciare i locali entro 21 giorni.