Un imprenditore edile è stato assolto dal Tribunale per le sue presunte responsabilità in merito a un incidente che ha lasciato una studentessa in uno stato di disabilità permanente.
I fatti risalgono al 4 giugno 2012, quando una ragazza francese di 22 anni, Sofia Audrey, mentre camminava a Gzira fu colpita alla testa da un tubo metallico lungo circa due metri, caduto dal terzo piano di un blocco di appartamenti in costruzione.
Secondo un testimone, negli istanti successivi all’incidente un uomo sarebbe sceso da una macchina per raccogliere il tubo da terra e appoggiarlo su un muretto. Successivamente, un muratore dall’interno del cantiere avrebbe raccolto il tubo per riportarlo al piano di sopra.
La corte, presieduta dal magistrato Consuelo Scerri Herrera, ha concluso che il direttore della società, Carmelo Stivala, e il supervisore del progetto, Michael Stivala, avevano preso tutte le precauzioni necessarie e rispettato tutte le norme di sicurezza.
Anche il terzo accusato, Moamer Salama, era stato in precedenza assolto per assenza di prove in merito al presunto legame tra il suo atto di rimozione del tubo e il drammatico incidente. Secondo la versione del suo legale, l’operaio sarebbe stato a pranzo mentre il tubo è caduto, e poi l’avrebbe rimosso perché incaricato di ripulire il cantiere.