La stagione della caccia alla tortora subisce uno stop, in seguito all’accettazione da parte della Corte di un mandato di ingiunzione presentato da BirdLife Malta. O almeno così è ciò che sembrava essere.
La situazione si è accesa nei giorni scorsi quando l’apertura della caccia alla quaglia, che ha avuto inizio lo scorso 10 aprile, avrebbe poi aperto la strada, una settimana dopo, a quella alla tortora che, secondo BirdLife Malta, era in forte contrasto con le direttive europee “raggirate” dai cacciatori colpevoli di non dichiarare il reale numero di animali catturati o abbattuti.
L’ONG ha quindi presentato una richiesta di ingiunzione, accolta provvisoriamente mercoledì dalla Corte. Fin prima degli ultimi aggiornamenti arrivati nel pomeriggio della stessa giornata, l’udienza si sarebbe dovuta svolgere il 19 aprile, come riportato dal comunicato stampa di BirdLife Malta che aveva commentato la notizia con entusiasmo: «Siamo molto soddisfatti di aver ricevuto questa mattina la notifica della Corte in cui annunciava di aver provvisoriamente accettato un mandato d’ingiunzione proibitivo depositato all’inizio di questa settimana, per interrompere la stagione di caccia primaverile sulla tortora europea vulnerabile, fissando la data per l’udienza del caso e decidere sulla richiesta martedì 19 aprile alle ore 9:00. Questo significa automaticamente che la stagione venatoria primaverile per la tortora non potrà aprirsi la prossima domenica 17 aprile».
Il presidente di BirdLife, Darryl Grima, sempre all’interno del comunicato, aveva affermato: «Siamo soddisfatti che i tribunali locali abbiano compreso l’urgenza in materia comprendendone la responsabilità e il potere a loro carico nella salvaguardia e attuazione delle Direttive Europee nel nostro Paese».
«Come Stato membro dobbiamo rispettare i regolamenti e le direttive dell’UE e i tribunali locali sono un modo per qualsiasi cittadino e società civile di cercare rimedio per le violazioni delle Direttive Europee, inclusa quella legata agli uccelli» aveva concluso Grima, sottolineando che «chiunque sia a caccia di tortore europee sta quindi ora infrangendo la legge».
La situazione si è poi ribaltata nello stesso pomeriggio di mercoledì, quando un avvocato in rappresentanza dello Stato maltese ha presentato un ordine di inibizione d’urgenza contro l’ingiunzione presentata da BirdLife.
La richiesta del governo è stata accolta immediatamente dal giudice, che incontrerà le due parti nell’udienza in tribunale fissata d’urgenza per giovedì 14 aprile. Questo significa che, qualora la richiesta di inibizione presentata da BirdLife non verrà accolta, la stagione venatoria primaverile per la caccia alla tortora potrà iniziare, come previsto, domenica 17 aprile.