Nuovi guai per Jordan Azzopardi, 35enne che si è guadagnato l’appellativo di “El Chapo” di Malta dai media locali per via dei suoi presunti legami con il traffico di droga nell’arcipelago.
Lunedì è finito in tribunale per rispondere di una serie di nuovi gravi reati lui contestati, nello specifico incendio doloso, traffico di droga, riciclaggio di denaro e recidiva.
Azzopardi è stato arrestato dopo che due veicoli sono stati dati alle fiamme lo scorso 5 marzo a Marsascala. La polizia e le squadre del dipartimento della Protezione Civile erano intervenuti in Triq il-Gardiel attorno alle 3:15 di notte in seguito alle segnalazioni di un incendio, facendo scattare parallelamente le indagini.
Grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza, gli inquirenti hanno individuato due uomini a bordo di una Peugeot 108, la stessa auto comparsa in un episodio simile avvenuto a Zabbar nel novembre scorso.
Tramite ulteriori indagini, si è scoperto che il veicolo era intestato all’ex compagna di Azzopardi, sebbene fosse utilizzato da quest’ultimo.
Al momento dell’arresto, avvenuto l’8 marzo a Birkirkara, l’uomo aveva con sé un revolver carico e pronto all’uso, oltre a diverse dosi di cocaina e cannabis più circa 2.000 euro in contanti. L’accusa lo ha ritenuto responsabile anche per l’incendio delle auto di Zabbar e ha aggiunto ai capi d’imputazione la detenzione illegale d’arma da fuoco e la violazione delle condizioni di libertà su cauzione ottenute per altri procedimenti.
In tribunale, il 35enne si è dichiarato non colpevole ed è stato posto in custodia cautelare in carcere. Il tribunale ha emesso un ordine di protezione per i proprietari delle vetture incendiate e ha disposto il congelamento dei beni dell’imputato.
Jordan Azzopardi è salito agli onori delle cronache nel 2019, quando venne arrestato all’interno di una villa extra-lusso di Wardija, dove risiedeva in affitto versando un corrispettivo di 4.000 euro mensili. In quell’occasione era stato sorpreso dalla polizia a produrre e distribuire sostanze stupefacenti e denaro falso, in quella che successivamente fu definita come la “fabbrica della droga”.
Incredibilmente, “El Chapo” di Malta riuscì a ottenere la libertà su cauzione fissata a 150.000 euro più una garanzia personale di altri 50.000 euro, salvo poi farsi arrestare nuovamente il 22 luglio 2022. Nonostante un folle inseguimento per le strade di Madliena con tanto di cocaina lanciata dal finestrino della propria auto, anche in quel caso il tribunale fu clemente e gli concesse nuovamente la libertà su cauzione.
Successivamente, nel 2023, fu denunciato dall’allora compagna per violenza domestica, con minacce di gettarla da un balcone e sfigurarla con l’acido.
(photo credits: frame video TVM)
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