Rubano due automobili a noleggio dall’aeroporto, girando per le strade e provocando incidenti per quattro giorni prima di essere arrestati. La vicenda è iniziata nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 gennaio, e vede protagonisti quattro giovani turisti francesi appena sbarcati sull’arcipelago, per i quali le vacanze sono durate ben poco.
A finire in manette sono stati Yacine Leo Nizar Hilal e Said Bouhafa (entrambi 20enni), Sofiane Bouhafa (18 anni) e Mouhamed Salim Soumah (21 anni). Secondo le ricostruzioni della polizia, il gruppetto si sarebbe recato al deposito delle auto a noleggio dell’aeroporto pochi minuti dopo essere scesi dall’aereo, con l’intenzione di prendere un veicolo in affitto. Dopo non esserci riusciti per motivi non ancora resi noti, i giovani hanno avuto la pessima idea di rubare un’auto, una Peugeot 3008 trovata con le chiavi inserite nel cruscotto, per poi dirigersi a un Hotel di Gzira, dove avevano prenotato le stanze per il soggiorno.
Ma non finisce qui: non contenti, sono tornati all’aeroporto e hanno rubato una seconda vettura, pare anche questa munita di chiavi. In tutto ciò, causando almeno due incidenti stradali nell’arco di quattro giorni e collezionando inoltre numerose multe.
Per loro sfortuna, i veicoli erano dotati di sistemi di localizzazione. Una volta denunciato il furto, per la polizia non è stato difficile trovare ladri e maltolto. Gli agenti hanno così arrestato i quattro turisti, trovandoli nelle proprie stanze a dormire come se nulla fosse accaduto.
Comparsi in tribunale, Mouhamed Salim Soumah e Said Bouhafa si sono dichiarati colpevoli di furto, cavandosela con una condanna a due anni di reclusione con sospensione della pena per quattro anni. Mentre Sofiane Bouhafa e Yacine Leo Nizar Hilal, accusati di aver anche causato danni alle vetture (erano loro che guidavano), si sono invece dichiarati non colpevoli. Per loro, il giudice ha disposto la permanenza in carcere almeno fino alla prossima udienza.
A proposito dei 4 francesi che hanno rubato le auto. Come è prassi anche in Italia, si cerca di nascondere il fatto che siano in effetti arabi.
Se questo è politicamente corretto, non lo è per la verità dei fatti e danneggia l’immagine della nostra civiltà.