Ljubica Zivkovic, architetto 52enne residente a Iklin, è stata trattenuta in custodia cautelare con l’accusa di aver rubato tre vasi antichi e un orologio custoditi nel Palazzo del Gran Maestro a Valletta durante la cerimonia di insediamento della Presidente Myriam Spiteri Debono lo scorso 4 aprile. Comparsa in tribunale, la donna si è dichiarata non colpevole delle accuse di furto aggravato per un valore complessivo di 13.000 euro, possesso illecito di manufatti culturali acquisiti illegalmente e violazione della libertà vigilata.
La 52enne, in passato accusata di reati simili per i quali attualmente è soggetta a un ordine di libertà vigilata e con gravi problemi tossicodipendenza, avrebbe sottratto i manufatti non ancora recuperati mentre lavorava per un’azienda coinvolta nei lavori di restauro al palazzo. A denunciare la scomparsa dei manufatti lo scorso 8 aprile è stata Heritage Malta attraverso un comunicato in cui sottolineava il danno che il furto arrecherebbe alla preziosa eredità storica dell’arcipelago.
Secondo quanto riportato dal Times of Malta, un portavoce della Camera degli architetti è intervenuto sulla vicenda rivelando come Zivkovic non sia in possesso della licenza per esercitare come architetto o ingegnere civile, sollevando forti dubbi sulla verifica delle credenziali professionali nel settore e nei luoghi istituzionali maltesi.
In tribunale, gli avvocati della difesa hanno chiesto la libertà su cauzione ricordando come Zivkovic abbia un lavoro stabile e legami familiari con l’arcipelago, mettendo inoltre in dubbio la fondatezza delle «presunte prove video» delle telecamere a circuito chiuso in cui, secondo la difesa, la donna «non sarebbe riconoscibile».
Richiesta respinta dalla corte che non ritiene credibile la versione dell’imputata e, alla luce dei recenti quanto simili reati commessi dalla donna nonché della mancanza delle testimonianze dei colleghi presenti quel giorno, il tribunale ha scelto di porre Zivkovic in custodia cautelare approvando inoltre la richiesta della procura per imporre un ordine di trattamento per l’abuso di sostanze stupefacenti.
Il furto di questi preziosi manufatti si accoda all’episodio accaduto poco più di un mese fa e che ha visto un venticinquenne rubare due medaglie d’oro del valore di 400.000 euro dal Museo Marittimo di Cospicua. In questo caso, «nonostante i danni irreversibili», i due cimeli sono stati ritrovati dalle autorità proprio nell’abitazione del giovane.