Una nuova testimonianza in tribunale ha gettato ulteriore luce sul un caso di stupro che vede coinvolto Harona Conateh, 32enne di origine gambiana. L’uomo è accusato di aver aggredito sessualmente tre donne all’interno di alcuni centri massaggi tra giugno e luglio. Una delle vittime, di nazionalità thailandese, ha raccontato in tribunale quanto accadutole il 10 luglio sul luogo di lavoro, un salone a Birkirkara.
Secondo il racconto della vittima, un uomo africano che indossava una maglietta a righe è entrato nel centro massaggi verso le 16:30, chiedendo informazioni sui prezzi. L’uomo ha chiesto un massaggio di mezz’ora, specificando che desiderava includere anche il sesso. La massaggiatrice avrebbe immediatamente rifiutato, spiegandogli che il centro non offriva quel tipo di servizio. Al diniego, l’uomo avrebbe chiesto nuovamente se potesse ricevere solo un massaggio, e la vittima gli ha fornito il numero del centro per prenotare un appuntamento, poiché quel giorno non c’erano più spazi disponibili.
Dieci minuti dopo, l’uomo sarebbe tornato, ordinando alla donna di fargli il massaggio, affermando di non riuscire a trovare altri centri aperti. A quel punto la massaggiatrice gli avrebbe mostrato sul telefono la conversazione con il cliente che stava per arrivare. Da quel momento la situazione sarebbe degenerata, con Conateh che avrebbe fatto cadere il telefono di mano alla presunta vittima, pretendendo nuovamente il massaggio. Quando la donna ha cercato di consultare il registro degli appuntamenti, l’uomo gliel’avrebbe strappato di mano, afferrandola e bloccando la porta. L’aggressore le avrebbe anche tolto gli occhiali, gettandoli via e trascinandola con la forza in una delle stanze per i trattamenti.
Stando al racconto, la vittima avrebbe tentato di difendersi in più modi, cercando di colpire l’imputato prima con uno specchio e poi con un vaso di ceramica, cercando di lanciarlo contro di lui. Tutti tentativi vani: dopo aver gettato a terra la massaggiatrice, Conateh le avrebbe strappato i vestiti di dosso, aggredendola con pugni al volto, mentre lei urlava chiedendo aiuto e tirando calci.
Conateh avrebbe afferrato la vittima per la caviglia, spogliandola completamente, cercando di farla tacere inserendo un pezzo di stoffa in bocca. Nonostante le difese della donna, l’aggressore sarebbe infine riuscito riuscito a toccarla molto vicino alle parti intime.
A un certo punto, la vittima avrebbe sentito dei rumori provenire dall’esterno, e avrebbe detto all’uomo che il suo prossimo cliente stava per arrivare. A questo, Conateh avrebbe lasciato il negozio come se niente fosse, senza mostrare segni di fretta o paura.