Un individuo incriminato per la violenta aggressione a colpi di arma da taglio avvenuta giovedì mattina in un’abitazione a Paola è stato rilasciato dalla custodia cautelare dopo che il suo arresto è stato dichiarato non valido.
L’imputato, che risponde al nome di Mohammed Hamza, 37enne di origini libiche, è stato accusato di tentato omicidio volontario, gravi lesioni personali e violazione della quiete pubblica.
Secondo le ricostruzioni fornite in tribunale, Hamza è stato tratto in arresto presso la caserma di polizia di Paola, dove si era presentato con le mani e una maglietta sporche di sangue, riferendo che si trattava di quello di un altro individuo con il quale aveva litigato.
Parallelamente, le forze dell’ordine avevano ricevuto una segnalazione circa la presenza di un uomo rimasto ferito in un’aggressione con una mazza e uno strumento utilizzato per l’edilizia, che aveva indicato in un certo “Mohammed” il presunto responsabile.
Da lì sono scattate le manette per Hamza, il cui arresto è stato poi messo in discussione dai suoi legali difensori nel corso dell’udienza di venerdì, quando hanno fatto presente al magistrato che l’arresto non era avvenuto in conformità con le normative vigenti, poiché la notifica al magistrato di turno non era stata effettuata tempestivamente, come prescritto dalla legge.
Analizzando le prove, il tribunale ha stabilito che il fermo non era effettivamente conforme a quanto imposto dalle normative e ha quindi ordinato il rilascio di Hamza che nel frattempo, nonostante il suo rilascio, si è dichiarato non colpevole delle accuse.
La corte ha emesso un’ordinanza di protezione a favore della vittima e ha imposto alcune condizioni all’imputato, compreso il deposito di una cauzione di 3.000 euro e il divieto di avvicinarsi ai testimoni dell’accusa.