Sebbene “scuola” dovrebbe necessariamente essere sinonimo di sicurezza per gli studenti, talvolta tra i propri corridoi cela delle insidie che si nascondono nei volti, e soprattutto nei ruoli, di coloro ai quali ci si affida per la protezione e la crescita dei più giovani.
Questo è senz’altro il caso di Carmel Agius, 55enne di Fgura, condannato a due anni di reclusione per abusi sessuali su almeno un alunno dell’Agius Art School, in cui lavorava come insegnante privato.
Le accuse rivolte all’uomo sono riconducibili al 2018, ma potrebbero riguardare altri quattro casi di giovani d’età compresa tra i 9 e i 12 anni, spingendo i giudici a rifiutare nel 2020 la libertà su cauzione dell’ex docente, in carcere da febbraio 2023, e interdetto del mandato di insegnamento dal Ministro dell’Istruzione.
Negli scorsi anni Agius, oggi iscritto nel registro dei colpevoli di reati sessuali, si è visto inoltre respingere dai tribunali il ricorso in appello e la richiesta di celare la propria identità, convinti che l’assenza dell’anonimato possa spingere eventuali vittime a decidere di farsi avanti e raccontare quanto accaduto.
A inchiodare l’insegnante-orco il racconto di una 12enne che, secondo quanto riportato da Times of Malta, poco prima delle vacanze di Pasqua 2018, avrebbe accettato l’offerta di Agius di concludere gratuitamente nello studio d’arte un progetto su tela destinato alla presidenza maltese.
Spinta dalla fiducia malriposta verso il docente e dalla volontà di concludere il compito, sembrava un’autentica opportunità per la giovane vittima che accettò l’invito, dando il via a quello che, molto presto, si sarebbe rivelato un autentico incubo ad occhi aperti.
Così, non appena entrata dalla porta dell’aula chiusa qualche istante più tardi con modalità predatoria dallo stesso Angius, la giovane si sarebbe trovata davanti a un grande tavolo da disegno ove ad aspettarla ci sarebbero stati gli atteggiamenti inappropriati del suo insegnante che, tra palpeggiamenti e strofinamenti, avrebbe così spinto la fanciulla in chiaro disagio a fuggire dalla classe.
Consapevole del trauma appena vissuto ma, come spesso accade, convinta che il tempo avrebbe curato le ferite laceranti di questo triste incontro, la studentessa cercò di mantenere il segreto fino a quando, seduta davanti alla televisione con la famiglia durante le vacanze pasquali, sarebbe scoppiata in un inconsolabile pianto davanti a una scena di ballo tra un uomo anziano e una giovane donna.
Una storia sconvolse profondamente la madre della giovane, precipitatasi a sporgere denuncia alla polizia che avrebbe immediatamente avviato le indagini ascoltando gli oltre 50 studenti dell’Agius Art School. Proprio i colloqui degli agenti avrebbero in seguito gettato all’aria altre quattro testimonianze che saranno esaminate nel corso di procedimenti penali separati.