Un 18enne di origine siriana, residente a Birkirkara, è finito in manette la scorsa domenica con l’accusa di aver compiuto atti sessuali non consensuali a danno di una minorenne. E non si tratterebbe della prima volta.
Il giovane sembrerebbe infatti aver presumibilmente ignorato per almeno altre sette volte i precedenti avvertimenti che gli erano pervenuti dalle forze dell’ordine, arrivati in seguito alla denuncia sporta dalla 17enne lo scorso 12 settembre, in cui incolpava Mohamad Alswileh di averla molestata, insultata e minacciata.
Una tesi che in tribunale i legali difensori di Alswileh hanno provato a smontare, facendo leva sui presunti problemi di salute mentale della minorenne e chiedendo la libertà su cauzione dell’imputato che in aula si è dichiarato non colpevole delle accuse mosse a suo carico.
Richiesta respinta dal giudice sulla base della gravità dei reati esposti e in virtù del fatto che sia la presunta vittima che altri testimoni civili dovranno ancora testimoniare.