Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4,8 ha colpito mercoledì alle prime ore del mattino la città di Catania, provocando lievi danni e una decina di feriti non gravi. La scossa è stata anche avvertita a Malta. L’Etna sta eruttanando da qualche giorno e ci sono stati disagi nei voli da e per Malta.
Sono in tutto una decina le persone rimaste ferite, in maniera lieve, per i danni provocati dalla scossa di magnitudo 4.8 registrata alle 3.18 sull’Etna dall’Ingv.
Si lavora dalle 4.30 nel centro di coordinamento dei soccorsi convocato dal prefetto Claudio Sammartino.
È stato già compiuto un bilancio provvisorio dei danni con crolli di muri e danni a chiese, soprattutto a Fleri, frazione di Zafferana Etnea. Chiusa in via precauzionale l’autostrada A18 Catania-Messina, nel tratto tra Acireale e Giarre, per lesioni sull’asfalto vicino ad Acireale.
Sei i comuni maggiormente colpiti e nei quali è stato avviato un monitoraggio da parte della protezione civile: Zafferana Etnea, Acireale, Aci S.Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina.
La prefettura ha disposto sopralluoghi delle strutture e la messa in sicurezza delle chiese. Il prefetto ha ordinato l’apertura di scuole e palestre per accogliere le persone che non possono rientrare nella propria abitazione, perché inagibile o per paura.
L’assistenza è stata delegata alla Croce rossa. In campo anche la macchina della Protezione civile.
La scossa di magnitudo 4,8 è stata registrata alle 3.18 del mattino di mercoledì 26 dicembre tra Viagrande e Trecastagni, ad appena un chilometro di profondità, cosa che ha contribuito ad amplificare l’effetto della scossa.
I danni maggiori sono segnalati al momento nella zona di Zafferana Etnea, dove ci sono stati cedimenti di vecchie case. In particolare nella frazione di Fleri, dove i crolli hanno interessato la chiesa del paese, si sono registrati due feriti lievi, con contusioni e leggere escoriazioni.