L’essere umano in generale ci insegna che non c’è mai limite al peggio. Soprattutto se si parla di amore e rispetto verso gli altri esseri viventi con i quali condivide il mondo. Un nuovo, triste, esempio è il video di una telecamera a circuito chiuso lungo Triq San Guzepp, a Senglea, che intorno alle 8:00 di venerdì 21 luglio ha ripreso una scena a dir poco vergognosa.
Nel filmato, lungo appena 12 secondi, si vede un’utilitaria blu viaggiare verosimilmente al di sopra dei limiti di velocità imposti in quella strada, stretta, per altro a senso unico. Poco dopo, un gattino (che poi si scoprirà essere femmina), forse spaventata dal rumore del veicolo, cerca di scappare attraversando la strada. Ma poi decide di tornare indietro, finendo sotto le ruote dell’automobile, con il guidatore che non accenna minimamente a frenare.
E ovviamente, dopo aver investito l’animale non si è nemmeno fermato a prestargli soccorso. Quel che si vede dopo, è straziante: il povero gattino si rifugia sotto a una macchina parcheggiata, per poi scappare in mezzo alla strada, stramazzando a terra, morendo poco dopo.
Il video è stato caricato per la prima volta su Facebook da un residente della cittadina, che ha commentato indignato quanto avvenuto: «Vergognati. Sei entrato in una strada a senso unico a Senglea a oltre 20 miglia orarie. Hai ucciso un gattino che era in strada. Sei un f…..o bastardo. Hai visto la gattina ma hai continuato come se nulla fosse».
Successivamente il video è stato ripubblicato da Fabio Spiteri, triatleta ed animalista, che ha commentato con rabbia l’incidente: «All’autista che ha colpito un gatto randagio senza nemmeno fermarsi: che tu possa soffocare nel tuo ultimo pasto stasera».
Spiteri ha inoltre “taggato” il ministro dell’Agricoltura Anton Refalo ed il segretario parlamentare per l’Agricoltura, l’Acquacoltura e i Diritti degli Animali, Alicia Bugeja Said, chiedendo che si faccia qualcosa per identificare l’automobilista, che a suo dire avrebbe visto l’animale in mezzo alla strada prima di ucciderlo.
Secondo Lovin Malta, un portavoce della polizia ha confermato che sul caso è stata presentata una denuncia e che sono in corso le indagini.
Purtroppo, non è la prima volta che a Malta si registrano gravi episodi a danno degli animali. Tra questi, l’agghiacciante ritrovamento di un cane, ripescato morto dal mare legato a un carrello della spesa, e i numerosi rinvenimenti di carcasse bruciate di cani in diverse zone dell’arcipelago, tutti fatti avvenuti nel 2022. Fino alle cronache più recenti, con il ritrovamento di altri due cani uccisi a colpi di arma da fuoco e lasciati ad agonizzare prima di morire, a giugno di quest’anno.