AGGIORNATO
Due cittadini italiani sono stati arrestati martedì sera dalle autorità locali dopo essere stati beccati mentre trasportavano circa quattro chilogrammi di cocaina nascosti nell’auto appena sbarcata dal catamarano proveniente dalla Sicilia. Il valore della droga sequestrata è stato stimato attorno ai 500.000 euro.
Le autorità sospettano che i due soggetti, una donna di 46 anni e un giovane di 18 anni, entrambi intercettati a bordo di una Mercedes poco dopo il loro arrivo a Malta, siano coinvolti nel traffico di droga e nell’importazione di stupefacenti dall’Italia.
A seguito del fermo, la vettura è stata trasferita presso un garage di pertinenza della polizia per una perquisizione approfondita. Gli agenti hanno scoperto quattro pacchetti di droga, ciascuno del peso di un chilogrammo, nascosti in un finto scomparto ricavato sul fondo dell’auto. Oltre alla cocaina, le forze dell’ordine hanno trovato anche 1.000 euro in contanti, probabilmente legati all’attività criminale. L’operazione è stata condotta dalla polizia in concerto con gli ufficiali del Dipartimento doganale.
AGGIORNAMENTO:
Comparsi davanti al giudice, il pizzaiolo 18enne Eriko Mucaj e la segretaria 46enne Giovanna Scribano, entrambi cittadini ragusani, si sono dichiarati non colpevoli di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, importazione e possesso di droga e in circostanze diverse da quelle destinate all’uso personale.
Secondo le ricostruzioni fornite in aula, l’operazione è scattata quando gli agenti della squadra antidroga, allertati da una segnalazione circa il sospetto traffico di sostanze illecite a bordo di un’auto guidata da Mucaj, hanno effettivamente avvistato la Mercedes con targa italiana, condotta però da Scribano, mentre sbarcava dal catamarano proveniente dalla Sicilia.
Al contempo, gli investigatori hanno individuato anche il 18enne che si era imbarcato sul traghetto come passeggero. Il giovane, controllato dalla polizia, portava con sé una chiave che combaciava con il veicolo guidato dalla donna, nonostante lui avesse dichiarato che la sua auto fosse rimasta in Sicilia.
Per verificare la sua affermazione, gli agenti hanno premuto il telecomando della chiave in possesso di Mucaj, facendo lampeggiare le luci della Mercedes in questione. Quando interrogata, Scribano ha affermato di essere l’unica ad avere accesso alla vettura e ha negato di conoscere il Mucaj. Tuttavia, il fiuto dei cani antidroga ha diretto i funzionari verso l’area collocata sotto i sedili anteriori dell’auto.
La scansione a raggi X del veicolo ha portato alla scoperta di un vano nascosto contenente 4 chili di cocaina e circa 1.000 euro in contanti. Durante le indagini, è emerso che Scribano avrebbe tentato di inviare un messaggio a una terza persona per ricevere ulteriori istruzioni, incluso dove parcheggiare l’auto e come gestire il denaro. Gli agenti hanno quindi sequestrato il suo telefono, trovando prove di conversazioni in cui riceveva dettagliate direttive sui suoi movimenti.
I loro avvocati difensori non hanno fatto richiesta per ottenere la libertà su cauzione poiché nessuno dei due risultava essere in possesso di domicilio a Malta. Sono stati quindi posti in custodia cautelare in attesa che sul caso proseguano le indagini.