Vuole uno sconto, anche piuttosto sostanzioso: Yorgen Fenech ha chiesto al tribunale di ridurre da 5,5 milioni di euro a 2,1 milioni di euro l’ammontare del sequestro dei beni stabilito l’anno scorso per garantire il risarcimento dei danni agli eredi della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Attraverso il suo avvocato Anna Mallia, Fenech – che secondo i presunti esecutori del delitto sarebbe uno dei mandanti dell’omicidio – ha chiesto un taglio netto dell’entità del sequestro ritenendola “arbitraria” e “ingiustificabile”.
Il ricco imprenditore, detto il “Re dei Casinò”, avrebbe addirittura voluto l’annullamento del provvedimento, ma la richiesta è stata respinta; e quindi ne ha avanzata un’altra per portare il sequestro a 2 milioni e centomila euro.
Oltre che a Fenech, il marito e i figli di Daphne Caruana Galizia hanno presentato una richiesta di risarcimento per danni morali e materiali nei confronti dei presunti esecutori del delitto George e Alfred Degiorgio, del pentito Vincent Muscat e dell’intermediario pentito Melvin Theuma.
Di Fenech si è parlato ieri in tribunale, durante il processo: è emerso che sapeva di poter essere arrestato e che tentò organizzare una fuga, ma fu catturato prima che potesse abbandonare il Paese a bordo del suo yacht e raggiungere Marina di Ragusa.
Secondo gli inquirenti Fenech deve restare in carcere (è in detenzione preventiva) perché – tra le altre cose – può ancora inquinare le prove.