Vincent Muscat nelle ultime dichiarazioni ha descritto nel dettaglio l’omicidio dell’avvocato Carmel Chircop. Un assassinio pieno di misteri, almeno fino al mese scorso: Muscat ha vuotato il sacco in cambio della grazia per l’attentato alla giornalista
Dal momento dell’incarico fino alla sua crudele attuazione erano trascorse sei settimane di pianificazione, ha confessato Muscat.
L’assassinio di Chircop, avvenuto nel 2015, gli avrebbe fruttato 20.000 euro: 5.000 in anticipo da Degiorgio, 10.000 in un secondo momento e infine 5.000 da Robert Agius a Buġibba, una settimana dopo l’esecuzione.
Martedì ha dichiarato che lui, George Degiorgio e Jamie Vella vennero assunti dai fratelli Robert e Adrian Agius. Tutti e tre avrebbero nascosto un’auto rubata in un garage in prossimità del “Lidl” di Santa Venera. La mattina dell’8 ottobre i tre l’avrebbero guidata verso il parcheggio multipiano di Birkirkara, con Vella al volante.
Da lì, tenevano d’occhio l’area per osservare la vittima avvicinarsi a piedi. A quel punto, scesi al piano terra col motore acceso, avrebbero atteso che Chircop andasse ad aprire la porta del garage.
Con la vittima di spalle, Vella avrebbe sparato quattro o cinque colpi dall’auto. «Ha esaurito tutte le sue munizioni», ha detto Muscat.
Il trio ha poi riportato l’auto al garage di Santa Venera perché venisse successivamente smontata, e poi gettato l’arma in mare vicino a Marsa.
Minacce non proprio sottili
Ma non è tutto: Muscat ha anche affermato che nel 2019 un avvocato – la cui identità non è stata rivelata dagli inquirenti – gli avrebbe fatto visita in carcere mentre era in corso il patteggiamento per il caso Caruana Galizia, dicendogli che Robert Agius avrebbe potuto far cadere il governo se fosse stato messo in relazione all’omicidio.
«Di‘ a Censu (Vince Muscat, ndr), non sarebbe meglio se prendesse dei soldi piuttosto che continuare così?» gli avrebbe fatto riferire Alfred Agius dall’avvocato.
Muscat si sarebbe incontrato con lo stesso avvocato presso la sede della polizia, a fine settembre 2019. Era presente anche l’Investigatore capo Keith Arnaud, come ha lui stesso confermato.
In quell’occasione, il misterioso legale disse a Muscat che doveva «cambiare la sua versione» sul ruolo di Melvin Theuma, indicato come intermediario fra il trio e Yorgen Fenech, il presunto mandante dell’omicidio Caruana Galizia.
L’avvocato – ancora senza nome – gli suggerì di dire che doveva dei soldi a Theuma e che quanto detto alla polizia in precedenza erano bugie.
L’Investigatore capo Arnaud ha poi rivelato le parole implicitamente minacciose che l’avvocato gli aveva riferito in quell’occasione. Dopo avergli detto di cambiare la versione, il legale avrebbe poi aggiunto: «A meno che tu non voglia la mia vita e quella di Vince e le nostre famiglie in pericolo“, aggiungendo che si era parlato di qualche “uccisione” o “attacco con l’acido“.