Uno degli uomini incriminati per l’assassinio di Daphne Caruana Galizia, è stato autorizzato a lasciare la prigione per partecipare a una festa di battesimo in famiglia che si è svolta venerdì sera.
Ne ha dato notizia Times of Malta, affermando che George Degiorgio ha ottenuto il permesso dalle autorità della struttura carceraria dove si trova in detenzione. Un suo rappresentante pare aver infatti affermato che tutto è stato fatto legalmente e secondo le procedure richieste dal tribunale, che hanno consentito al detenuto di presenziare alla festa accompagnato da una scorta speciale per tenerlo d’occhio.
Malta Today ha infatti riferito che gli avvocati di Degiorgio avevano presentato domanda il 16 febbraio scorso affinché Degiorgio potesse essere libero di presenziare all’evento di famiglia. Sebbene il procuratore generale si era inizialmente opposto, dopo l’appello i due decreti del tribunale gli hanno concesso il permesso.
A testimonianza della vicenda ci sono anche le foto, diffuse sempre dal quotidiano locale e che stanno girando anche sui social network, che ritraggono un sorridente Degiorgio, mentre festeggia in compagnia di altri invitati. Una vicenda alla quale Matthew Caruana Galizia, uno dei figli della giornalista assassinata, ha reagito, postando sui social una foto ed un secco commento: “Mafia Country”. Sotto al post un fiume di commenti di persone indignate ed incredule.
Contestualmente, la famiglia di Caruana Galizia, sempre a Times of Malta ha dichiarato: «È scandaloso che George Degiorgio, uno degli assassini a sangue freddo di Daphne, sia stato autorizzato a uscire di prigione venerdì per partecipare a una festa, pochi mesi dopo essere stato condannato a 40 anni di carcere. Rischi per la sicurezza a parte, è incredibilmente irrispettoso nei confronti della sua vittima e aggrava l’ingiustizia che Daphne ha già subito. Quest’uomo è stato incarcerato per aver ucciso una madre, privando lei e la nostra famiglia del nostro diritto alla vita familiare. Il direttore della prigione dovrebbe ricordare che le vittime di omicidio e anche le loro famiglie hanno dei diritti. Malta ha urgente bisogno di porre fine alla debolezza del sistema carcerario e della giustizia penale. Come dimostra l’omicidio di Daphne, il prezzo per non farlo è pagato con il sangue».
Anche il leader dell’opposizione, Bernard Grech si è rivolto ai social criticando il permesso concesso a Degiorgio dal tribunale ed affermando: «Questa impunità finirà solo se le persone si schierano contro di essa. Malta merita di meglio. Meritiamo di più».
George Degiorgio ed il fratello Alfred furono arrestati nel dicembre 2017, insieme a Vince Muscat, quest’ultimo condannato a 15 anni di reclusione dopo aver patteggiato ed essere diventato testimone di Stato sul caso nel 2021.
Lo scorso ottobre entrambi i fratelli Degiorgio sono stati condannati a scontare 40 anni di prigione per l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, a seguito di una sentenza “storica” raggiunta in tempi record dopo un’ammissione di colpevolezza da parte dei due, accusati di essere gli esecutori materiali del gesto, coloro che avevano posizionato ed azionato la bomba sotto il sedile dell’auto della vittima. Sempre i due, poco più tardi, fecero però marcia indietro presentando ricorso in appello per chiedere un nuovo processo, riaprendo così uno dei capitoli più tristi e bui della cronaca maltese.
Nel corso di un’intervista rilasciata sempre lo scorso anno a Reuters, George Degiorgio aveva dichiarato che «Se avessi saputo di più su Daphne Caruana Galizia, avrei chiesto 10 milioni di euro, anziché 150.000 euro. Per me erano solo affari, come sempre». Degiorgio, che in seguito aggiunse «Certo che mi dispiace», valutò quindi la vita della giornalista 150.000 euro, meno del prezzo di un appartamento.
Di recente, il tribunale ha inoltre dichiarato colpevoli i fratelli Degiorgio di riciclaggio di denaro e recidiva, condannandoli a trascorrere altri quattro anni di reclusione da aggiungersi alla pena che già stanno scontando, oltre al pagamento di una multa di 25.000 euro ciascuno.