L’ex procuratore anticorruzione Antonio Di Pietro, figura di riferimento dell’inchiesta Mani Pulite che ha portato a un terremoto politico in Italia nei primi anni Novanta, sarà protagonista di una manifestazione organizzata da Civil Society Network, in programma domenica 3 dicembre a Valletta.
Come sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Milano, Di Pietro ha fatto emergere un sistema di corruzione denominato “tangentopoli” che ha portato all’arresto di numerose personalità legate alla politica e alle istituzioni, oltre che alla fine della cosiddetta Prima Repubblica con un profondo rinnovamento del sistema dei partiti.
Alla manifestazione sarà presenta anche lo scrittore Immanuel Mifsud, la giornalista Caroline Muscat, l’attivista della rete civile Miriam Galea e la giornalista d’inchiesta italiana Marilù Mastrogiovanni. Si tratta della terza mobilitazione organizzata in seguito all’assassinio della blogger Daphne Caruana Galizia da Civil Society Network, che chiede al Governo di rimuovere il commissario di polizia e il procuratore generale per non aver agito contro la corruzione. I loro sostituti dovrebbero godere del sostegno di almeno due terzi del Parlamento, in uno spirito di consenso bipartizan, sostengono gli attivisti.
Civil Society Network ha anche preso atto dell’accoglimento, da parte dell’esecutivo Muscat, di alcune proposte di riforma costituzionale, anche se il sostegno è subordinato a un processo onesto guidato da persone di fiducia, basato sulla trasparenza e sulla partecipazione della società civile. E su questo – a detta degli attivisti – sono state rilasciate dichiarazioni d’intento ancora troppo vaghe.