Sono 14 le persone finite in manette nel dicembre dello scorso anno a Malta in un’operazione congiunta messa in atto dalle forze dell’ordine locali e coordinata da Europol, volta a sventare affari illeciti di reti collegate alla criminalità organizzata nigeriana.
I soggetti sono stati posti in stato di fermo con l’accusa di immigrazione clandestina. Parallelamente, anche tre proprietari di negozi di alimentari africani saranno citati in giudizio per violazione delle norme sulla salute pubblica.
I fatti, risalenti tra il 7 e il 9 dicembre 2023, sono stati resi noti nella giornata di venerdì attraverso un comunicato diffuso ai media locali dal quale si apprende che gli arresti sono stati eseguiti nel corso di una serie di controlli effettuati dagli ufficiali del dipartimento delle dogane, membri dei Servizi di detenzione e le autorità sanitarie ambientali, nelle cittadine di Marsa, Hamrun e St. Julian’s.
Oltre agli arresti, le autorità hanno sequestrato diversi documenti, alimenti proibiti e oggetti legati al consumo di droga.
Nell’operazione congiunta sono stati inoltre coinvolti diversi comparti delle forze di polizia locali, tra i quali l’unità di intervento rapido (RIU), la sezione K9 e la distrettuale, mentre le indagini si sono estese fino in Belgio, Bulgaria, Germania, Grecia, Spagna, Svezia, Stati Uniti, Islanda, Colombia, Nigeria e Repubblica del Benin grazie alla collaborazione di Europol, Frontex, Interpol, UNODC, CrimJust, l’Operazione internazionale del Ministero degli Interni del Regno Unito in Nigeria e @ON Network.
L’operazione svolta a Malta si inserisce nell’ambito dell’iniziativa internazionale sostenuta da EMPACT e definita «senza precedenti», condotta dalle forze dell’ordine di tutta Europa, Africa, Sud America e Nord America che ha portato complessivamente all’arresto di 15 persone, 14 delle quali sull’arcipelago.