Come già si vociferava nei giorni scorsi, le forze dell’ordine stanno per emettere un mandato di arresto europeo (MAE) nei confronti di Jomic Calleja Maatouk, 36 anni, che si è dileguato nel nulla la scorsa settimana insieme alla moglie Marzia Maatouk, 23 anni.
Secondo fonti affidabili citate da Times of Malta e Malta Today, le autorità sono infatti sempre più convinte che la coppia di “fuggitivi” abbia lasciato il Paese utilizzando passaporti falsi oppure via mare a bordo di un’imbarcazione privata per poi dirigersi in Serbia, eludendo i controlli per accuse penali che pendono sulla testa di entrambi, gettando inoltre la famiglia della giovane nello sconforto e nella preoccupazione per le sue sorti.
I due sono stati condannati lo scorso mese di luglio in casi giudiziari separati, ma non sono stati incarcerati perché hanno presentato ricorso contro le rispettive sentenze.
Jomic Calleja Maatouk era stato condannato a scontare 5 anni di carcere per aver importato a Malta del C-4, potente esplosivo al plastico di utilizzo militare, ed aver tentato di acquistare dei veleni letali sul dark web.
Nel pronunciare la sentenza, il magistrato giustificò così la condanna: «Calleja Maatouk è un’arma letale pronta a colpire in ogni occasione, usando i suoi contatti per scatenare caos e distruzione, aprendo le porte dell’inferno su chiunque ritenesse un ostacolo da eliminare».
Tuttavia, gli era stata concessa temporaneamente la libertà su cauzione in attesa della sentenza di appello alla quale si era rivolto contestando la condanna, soggetta però a rigorose condizioni imposte dal tribunale, come l’obbligo di firma.
La giovane moglie, Marzia Maatouk, era stata invece condannata a scontare 15 mesi di prigione per il suo coinvolgimento in un caso legato al possesso di cannabis, in circostanze che non ne denotavano un utilizzo personale. Era stata fermata dalla polizia nel 2019 mentre viaggiava a bordo di un’auto in compagnia dell’uomo, ai tempi suo fidanzato, ed una perquisizione del mezzo aveva portato al ritrovamento della droga.
Il regime temporaneo di libertà su cauzione concesso a Jomic Calleja Maatouk, ritenuto un “soggetto molto pericoloso”, con alle spalle numerosi precedenti penali che si susseguono da diversi anni, ha acceso forti dibattiti sull’efficacia del sistema giudiziario e sulle misure in atto per prevenire simili circostanze.
Ad aumentare la complessità della situazione si aggiunge anche la scomparsa della moglie Marzia, sparita giovedì scorso. Ad accorgersene è stata la famiglia che ha denunciato la vicenda alla polizia, dopo che la ragazza non si era presentata sul posto di lavoro (il negozio del fratello) ed aveva il cellulare sempre spento.
I parenti di Marzia hanno riferito a Times of Malta che lo scorso fine settimana la polizia ha eseguito una perquisizione nella casa in cui viveva la coppia, dove sono state riscontrate tracce di quella che sembrerebbe essere stata una partenza “frettolosa” dei due. A quanto pare all’interno vi erano rimasti “solo” otto cani ed un uccello, ora ricollocati in altre strutture.
In preda alla preoccupazione e all’angoscia, il fratello della giovane, Marvin Zammit, si è affidato ai social per fare appello affinchè chiunque possa aiutare la famiglia a riportare a casa Marzia: «Vi chiedo un piccolo favore, se avete visto mia sorella da qualche parte fate denuncia alla stazione di polizia più vicina».