È un “no” secco, inequivocabile.
Il Segretariato per l’Educazione Cattolica e l’Associazione delle Scuole della Chiesa hanno affermato che il “libro bianco” del governo sulla liberalizzazione dell’uso della cannabis ha il potenziale per creare seri problemi ai bambini e alle famiglie.
In un documento, le scuole della Chiesa hanno affermato che Malta ha bisogno di “una sana discussione nazionale” sulla questione, e che il governo non dovrebbe affrettarsi a promuovere una legislazione più permissiva.
Contrariamente a quanto affermato nel “Libro bianco”, nel documento si sostiene che la cannabis può portare a gravi problemi di dipendenza. Nel loro atto d’accusa il Segretariato per l’Educazione Cattolica e l’Associazione delle Scuole della Chiesa, scrivono: «Il 25% di coloro che hanno chiesto aiuto alla Caritas nel 2020 erano dipendenti dalla cannabis. Il 36% dei giovani di età compresa tra 20 e 29 anni e il 75% degli adolescenti di età compresa tra 14 e 19 anni che hanno utilizzato i servizi offerti dalla Caritas nel 2019, hanno iniziato a fare uso di droghe fumando cannabis».
Il fronte del “no” aggiunge, inoltre, che è discutibile anche la possibilità di coltivare in casa quattro piante di cannabis perché potrebbero produrre due chilogrammi di “sostanza stupefacente”.
Le scuole della Chiesa hanno affermato che la depenalizzazione deve essere gestita con cautela: «Prima di procedere con qualsiasi modifica legislativa, è necessario dare ascolto ai ripetuti appelli a intraprendere una ricerca seria sulla questione».