Cinque, come il numero di denunce che Bernice Cassar ha depositato alla polizia negli ultimi mesi, per tentare di proteggere sé stessa e i due figlioletti dalla violenza fisica e psicologica del marito.
È quanto affermato in una conferenza stampa dal commissario di polizia Angelo Gafà, intervenuto sul brutale omicidio della donna che martedì mattina ha sconvolto ed indignato un intero Paese. Seppur senza farne esplicitamente il nome, il commissario ha confermato le ipotesi che circolavano già nelle scorse ore: l’assassino sarebbe il marito della 40enne. Il suo nome è Roderick Cassar, 41enne di Qrendi.
Al momento il presunto omicida si trova ancora all’interno della sua residenza a Qrendi, nella quale si è barricato dopo essere scappato dal luogo del delitto. La casa risulta ancora circondata dalle forze speciali di polizia, con un mediatore che starebbe tentando di convincere l’uomo ad arrendersi. A quanto pare, i due figli non si troverebbero con lui ed è inoltre probabile che sia ancora armato dello stesso fucile utilizzato per freddare la moglie, che secondo le indagini non sarebbe registrato a suo nome dato che l’uomo risulta non essere in possesso del porto d’armi.
Durante la conferenza stampa, Gafà ha inoltre annunciato che l’inchiesta è trattata come un caso di femminicidio, entrato nel codice penale dopo il caso dell’omicidio di Paulina Dembska. Emergono inoltre dettagli sulla morte di Bernice Cassar: dei tre colpi di fucile sparati dall’uomo, due l’avrebbero raggiunta al petto e al volto. Non solo: secondo TVM prima di spararle, il marito l’avrebbe anche picchiata in strada. Un passante avrebbe anche tentato di prestare soccorso alla donna, per poi essere costretto ad andarsene sotto minaccia del fucile.
Il commissario Gafà ha promesso un impegno sempre maggiore per combattere la violenza domestica e prevenire tragedie come questa, oltre che garantire tutto il supporto possibile alla famiglia della vittima che nelle scorse ore aveva più volte sottolineato, disperata, come Bernice avesse da tempo richiesto aiuto senza ricevere evidentemente adeguata protezione. La stessa che, purtroppo, ora non le servirà più.