Sette auto d’epoca ogni dieci registrate negli ultimi tre anni su dieci risultano irregolari: un abuso per risparmiare sulle tasse di circolazione?
A sollevare la questione è il quotidiano in lingua inglese Times of Malta, che ricorda come i proprietari di veicoli d’epoca, identificati con una targhetta a sfondo nero e caratteri argentati, siano quasi esonerati dal pagamento della tassa annuale di circolazione, che vale un minimo di 117 euro per le auto di cilindrate inferiori. I proprietari di auto d’epoca pagano invece solo 8 euro all’anno.
Ecco allora che molti conducenti potrebbero approfittare delle rare ispezioni che vengono eseguite su migliaia di veicoli registrati come “d’epoca”, e che avrebbero portato a una presenza di iscrizioni irregolari per almeno il 70%.
A Malta un’auto può diventare d’epoca ed essere “tutelata” se raggiunge i 30 anni di età “in uno stato il più vicino possibile a quello originario in cui è uscita dalla casa produttrice, e rispettando lo spirito della conservazione dei veicoli classici e d’epoca”.
Nell’isola sarebbe invece segnalata la presenza di un numero significativo di auto con targhette nere, ma che sembrano tutt’altro che vintage nella loro conservazione: parti di carrozzeria arrugginite e sverniciate, così come interni poveri e modifiche a varie componenti del veicolo.
Ma a criteri severi non corrispondono controlli puntuali. Così i veicoli d’epoca sono arrivati a un totale di 11.457 dal 2003. Potrebbe essere questo il motivo della vistosa presenza in circolazione di tanti veicoli “datati”, che di “vintage” hanno soltanto l’età ma non l’eleganza o la buona conservazione. E che, in aggiunta, con i loro motori non contribuiscono di certo a migliorare la qualità dell’aria.