Malta conferma un’amara controtendenza: è l’unico paese della Comunità Europea a non aver ridotto le emissioni di ossido d’azoto causato dai motori a scoppio dei mezzi di trasporto.
Il trend in discesa riguardante l’inquinamento causato dalle automobili in Europa è costante negli ultimi 30 anni, questo grazie a motori sempre meno inquinanti, alla diffusione delle auto ibride, e a regole di circolazione automobilistica più restrittive nelle città del vecchio continente.
Il rapporto pubblicato lo scorso giovedì dalla European Environment Agency risulta per Malta impietoso: è infatti uno dei pochi paesi ad aver aumentato le emissioni gassose nell’atmosfera dal 1990, una crescita del 2,3%, contro una media UE scesa del 23% (- 1.327 milioni di tonnellate).
In un solo anno, dal 2017 al 2018, Malta fa peggio solo della Lettonia, con degli incrementi rispettivamente del 6,7% e dell’8,5%.
È bene ricordare che mentre l’aumento dei gas serra sono influenzati dalla crescita economica, dalla popolazione, dalle industrie, dal clima e dalle industrie, quello dell’ossido di azoto è direttamente collegato agli scarichi delle auto e dal traffico.
Come riporta Times of Malta, in merito alla diminuzione dei gas serra, Malta si trova indietro rispetto agli altri paesi.
Gli accorgimenti principali adottati in Europa negli ultimi 30 anni sono stati: la diminuzione o eliminazione dell’uso del carbone fossile, l’uso di energie rinnovabili, ed una migliore efficienza energetica grazie alle nuove tecnologie.
A questa diminuzione hanno contribuito anche altri fattori, come la recessione economica, i cambiamenti dovuti ad una nuova economia, e non ultimo un aumento medio delle temperature, che ha permesso di limitare l’uso dei riscaldamenti in casa.