L’accordo tra Socar e Malta per la fornitura di gas, fortemente voluto dall’ex-Ministro Konrad Mizzi, continua a portare svantaggi economici per i maltesi, che non possono beneficiare dei cali del prezzo del gas causati dalla pandemia di Covid-19.
Stando ai dati pubblicati da Bluegold Research, sito web americano che fornisce analisi sull’andamento del mercato del gas, il prezzo del gas naturale sta facendo registrare un calo continuo sia a livello europeo che a livello mondiale a causa della pandemia di Covid-19 e la media, attualmente, risulterebbe essere circa sette volte inferiore al prezzo del gas maltese.
Malta, infatti, come nel caso dei prezzi del carburante, non ha potuto beneficiare dei cali, in quanto il governo maltese, all’epoca presieduto da Muscat, ha stipulato nel 2015 un accordo (in scadenza nell’aprile 2022) con Socar, società produttrice di petrolio e gas naturale di proprietà statale dell’Azerbaigian, che prevede un prezzo fisso di $11,50 (€ 9,40) per ogni unità di gas acquistato.
Questo prezzo, già considerato molto svantaggioso per la popolazione maltese prima della pandemia, nel mese di maggio è diventato quasi sette volte superiore sia alla media europea che a quella mondiale, con i prezzi che si attestavano rispettivamente a $1,67 e $1,81 per unità di gas.
A fare luce in passato sulle motivazioni che hanno portato a questo accordo, fortemente voluto dall’ex-Ministro dell’Energia Konrad Mizzi, ci aveva pensato la giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia. Nel suo libro “Di’ la verità anche se la tua voce trema” è dedicato un intero capitolo (denominato “Electrogas”) alla questione.
Va inoltre ricordato che il gas fornito a Malta non è prodotto direttamente da Socar, ma acquistato dalla multinazionale olandese Shell e rivenduto a prezzo maggiorato.
Negli scorsi giorni il quotidiano Times of Malta ha rivelato di aver contattato l’attuale Ministro dell’Energia, Michael Farrugia, per avere delucidazioni in merito alla questione, ma Farrugia avrebbe preferito non rilasciare alcun tipo di dichiarazione. Secondo il PN, dietro la mancata risposta, ci sarebbe l’impossibilità da parte del ministro di nascondere gli evidenti errori del precedente governo.