Centinaia di persone hanno protestato ieri, martedì 18 giugno, contro il “governo dei costruttori”, sulla scia dei vari incidenti e crolli che si sono susseguiti nelle ultime settimane e che hanno punteggiato di polemiche il settore edile maltese.
I manifestanti si sono dati appuntamento davanti all’ospedale St Luke per poi procedere in corteo a Guardamangia verso gli uffici della MDA (Malta Development Association, la potente lobby dei costruttori).
Alla testa del corteo gli inquilini dell’edificio crollato ad aprile e altre vittime del crollo della scorsa settimana. Ci sono state scene emozionanti quando il corteo si è fermato davanti al condominio dove un muro è crollato la scorsa settimana.
“Grazie per il vostro sostegno. Siamo ancora molto scossi”, ha detto ai presenti Raymond Brincat, una delle vittime.
La figlia di 24 anni è scoppiata in lacrime mentre arrivavano sul posto.
Il signor Brincat ha sottolineato che voleva dimostrare ai suoi due figli che avrebbero sempre trovato qualcuno dalla loro parte e che non sarebbero mai stati soli.
“Guarda dietro di te”, gli ha gridato un attivista, indicando le centinaia di persone arrivate per il corteo.
Caroline Micallef, che ha perso la casa nel crollo di Guardamangia, ha detto che a otto settimane di distanza dal crollo ancora non se ne conoscono le cause, o quantomeno non le sono state comunicate.
La signora Micallef si è salvata per un soffio, correndo fuori dall’edificio pochi istanti prima che si accartocciasse, portando in braccio il suo vecchio cane cieco.
Altri interventi di sopravvissuti e di attivisti si sono succeduti dal piccolo palco improvvisato. In comune tra tutti l’identificazione della Malta Developers Association come il nemico comune. L’associazione, in risposta alle polemiche, ha acquistato oggi, mercoledì 19 giugno, uno spazio pubblicitario su facebook per sottolineare che «la MDA è parte della soluzione, non del problema».