Aggiornato ore 16:00
Un cittadino italiano di 50 anni, ricercato dalla Procura di Brindisi, è stato arrestato dalla polizia maltese in esecuzione di un mandato d’arresto europeo concretizzato in collaborazione con le forze dell’ordine della Penisola.
Il fermo è stato eseguito nelle scorse ore, frutto di settimane di indagini che hanno portato i poliziotti a individuare e circondare l’abitazione dell’individuo situata a Mosta.
Le autorità italiane avevano emesso il mandato d’arresto europeo il 24 gennaio 2022 su disposizione dei tribunali pugliesi, in relazione all’esecuzione di una pena detentiva a carico del cinquantenne che dovrà ora comparire davanti al magistrato per dare il via alle procedure di estradizione.
AGGIORNAMENTO
I media maltesi fanno sapere che si tratta di Antonino Ciavarello, 50 anni, genero del “Capo dei Capi” di Cosa Nostra, Totò Riina.
Nel 2017 Ciavarello era stato arrestato in Puglia per scontare sei mesi di arresti domiciliari presso il comune salentino di San Pancrazio, dove l’uomo viveva con la moglie, a seguito della frode perpetuata a Termini Imerese nel lontano 2009.
Entrato in tribunale nel pomeriggio di oggi, il giorno dopo aver compiuto 50 anni, Ciavarello ha fin da subito acconsentito all’estradizione in Italia lamentando durante la seduta dolori alle gambe.
Secondo la difesa del genero del “boss dei boss” siciliano, pur sapendo della sentenza emessa dal Belpaese, l’imputato non sarebbe stato a conoscenza della condanna alla reclusione emanata nei suoi confronti.
Così il 50enne viveva a Malta dove lavorava come autista di un’azienda edile di San Gwann e qui avrebbe vissuto fino ad oggi una vita lontana da problemi legali con le autorità dell’arcipelago.
In attesa del rimpatrio in Italia, i due mandati emanati nei suoi confronti condannano Ciavarello a due anni di reclusione e al pagamento di 100.000 euro di multa, oltre ad altri otto mesi di reclusione.