Dopo quello del marito Jomic Calleja Maatouk, anche il volto di Marzia Marimar Calleja Maatouk è finito nell’elenco dei fuggitivi più ricercati d’Europa, come si evince dalla scheda presente sul sito dell’Europol.
Come avvenne per il consorte, lo scorso mese di luglio, anche la Calleja Maatouk era stata condannata a scontare 15 mesi di prigione e al pagamento di 3.500 euro di spese processuali più ammende per il suo coinvolgimento in un caso legato al possesso di cannabis, in circostanze che non ne denotavano un utilizzo personale.
Era stata fermata dalla polizia nel 2019 mentre viaggiava a bordo di un’auto in compagnia dell’uomo, ai tempi suo fidanzato, ed una perquisizione del mezzo aveva portato al ritrovamento della droga.
Nonostante la condanna, la giovane donna ottenne la libertà su cauzione, dopo aver fatto appello alla sentenza che la dichiarò colpevole, condannandola alla prigione.
Stesse sorti per Jomic Calleja Maatouk, condannato a scontare 5 anni di carcere per aver importato a Malta del C-4, potente esplosivo al plastico di utilizzo militare, ed aver tentato di acquistare polonio 210, ricina e l’oppioide sintetico Fentanyl sul dark web. Sulla scheda diffusa dall’Europol, oltre alla condanna, venne citata anche la confisca di 51.000 euro.
Tuttavia, malgrado in tribunale fosse emersa la “pericolosità” del soggetto, definito dal magistrato «un’arma letale pronta a colpire in ogni occasione», al 37enne era stata concessa temporaneamente la libertà su cauzione in attesa della sentenza di appello alla quale si era rivolto contestando la condanna, soggetta però a rigorose condizioni imposte dal tribunale, come l’obbligo di firma.
Dopo non essersi presentato in tribunale e non aver rispettato le condizioni legate alla libertà su cauzione, le forze dell’ordine diedero il via ad una caccia all’uomo che fece perdere ogni traccia di sè attorno alla metà di agosto di quest’anno; stessa cosa per la moglie 23enne, Marzia Marimar Calleja Maatouk, sparita “frettolosamente” dalla casa che condivideva con il marito, con i parenti che lanciarono un appello preoccupati per le sorti della giovane. Si pensava già allora che la coppia “criminale” avesse intenzionalmente lasciato insieme il Paese dirigendosi all’estero, forse in Serbia, utilizzando documenti falsi.
Secondo le ultime informazioni Europol scrive infatti che «Marzia Marimar è accompagnata dal marito Jomic Calleja Maatouk, anch’egli ricercato per un altro caso».