Le lezione l’hanno imparata in tanti ma, evidentemente, non tutti. Anche la scorsa settimana, infatti, funzionari della Sanità, del Turismo, della polizia, dei Trasporti e della LESA hanno scovato cittadini che non osservavano le più elementari disposizioni imposte dal governo per combattere il COVID-19.
Le multe sono state complessivamente 1.137 (contro le 1.261 di una settimana fa). Ben 663 persone hanno ricevuto una sanzione perché non indossavano la mascherina o la tenevano sotto al mento, o addirittura sul collo.
Altri 330 maltesi sono stati invece multati perché hanno violato le norme sugli assembramenti: erano in gruppi composti da più di due.
In 125 hanno fatto i furbi convinti di scamparla: dovranno pagare una pena pecuniaria per avere infranto le disposizioni sulle riunioni in abitazioni private (possono incontrarsi solo gli appartenenti a due famiglie).
Altre 16 persone sono state multate per non aver osservato gli obblighi sulla quarantena; tre, infine, le sanzioni per i titolari di stabilimenti che hanno aperto l’attività pur non potendolo fare.