Il “no” era scontato, ma la Chiesa ha voluto in ogni caso ribadire la sua ferrea opposizione a qualsiasi revisione della legge.
L’arcivescovo Charles Scicluna è infatti entrato a gamba tesa nel dibattito aperto dalla richiesta di depenalizzare l’aborto avanzata dalla parlamentare indipendente Marlene Farrugia nei giorni scorsi.
Durante l’ultima omelia, monsignor Scicluna ha affermato che l’utero di una donna non deve diventare una tomba.
«Il grembo di una madre – ha detto l’arcivescovo ai fedeli – è qualcosa che è caro e santo, è lì che la vita umana può crescere. Preghiamo che il grembo rimanga un luogo di vita, non un luogo di morte».
Il presule si è chiesto come è possibile che la società possa progredire su questioni come la dignità umana e i diritti fondamentali delle donne, quando il prezzo da pagare è l’uccisione di vite innocenti.
Riferendosi alle donne che si trovano in difficoltà, monsignor Scicluna ha detto che tutte quelle che sbagliano vanno guardate con lo sguardo di una madre.
Ha sottolineato, tuttavia, che le scelte dovrebbero essere sempre a favore della vita.
L’arcivescovo si è infine chiesto se una società che punisce giustamente chi fa del male agli animali, possa essere la stessa che consente l’assassinio di bambini.