D’ora in avanti le donne che hanno subito violenze e maltrattamenti avranno un rifugio sicuro, nel quale potranno portare anche i loro figli.
Si chiama “Il-Milja”, si trova a Dar Ġesù Nazzarenu a Zejtun, ed è stato inaugurato oggi dall’Arcivescovo Charles Scicluna insieme al presidente di Malta George Vella e sua moglie Miriam.
La struttura sarà gestita dalla Chiesa attraverso la Fondazzjoni Sebh e si prenderà cura delle vittime di violenza domestica, tratta di esseri umani, prostituzione e aborto forzato.
“Il Milja” è composto da 12 appartamenti e potrà ospitare fino a 36 persone; comprende anche sale terapeutiche per adulti e bambini, nonché spazi aperti per attività ricreative.
Nel suo discorso inaugurale l’Arcivescovo ha parlato della “maternità spirituale” mostrata da diverse donne, comprese le suore, che hanno lavorato per dare dignità a centinaia di bambini e anche donne che hanno attraversato momenti difficili.
La Fondazzjoni Sebh è un’organizzazione non governativa dell’Arcidiocesi di Malta che gestisce quattro case residenziali per bambini e giovani, e anche un servizio di prevenzione e assistenza sociale a Hamrun e Marsa.
La direttrice della Fondazione Sebh, Yvonne Mallia, ha spiegato che per 18 mesi donne e bambini che vivono nella struttura riceveranno l’aiuto necessario per riconquistare la loro indipendenza e iniziare a vivere una vita lontano da abusi e violenza.
La Mallia ha aggiunto che il rifugio è stato inaugurato il giorno della Festa della Mamma perché la Chiesa vuole inviare un messaggio: e cioè che nonostante le sofferenze fisiche e mentali che queste donne hanno subito, meritano di vivere con dignità, rispetto e amore.
La direttrice ha anche ringraziato il governo per il sostegno e il finanziamento per la gestione de “Il Malja”, ed ha voluto ricordare l’impegno di volontari, benefattori, aziende e lavoratori che hanno creduto nel progetto.