Dalla prossima settimana possono riaprire bar, ristoranti e saloni di bellezza. Un «ritorno alla normalità» annunciato dal premier Abela questa mattina.
La prima, vera, ondata di calore ha colpito Malta un paio di giorni fa, e oggi il premier Robert Abela ha preso la parola a «One Radio», l’emittente del Partito laburista, per dire che, dalla prossima settimana, riapriranno ristoranti, bar, cinema e saloni di bellezza (ivi inclusi barbieri e parrucchieri, per fortuna).
La notizia è arrivata al termine di una settimana convulsa all’interno dell’Unione Europea, nella quale prima la Francia, poi l’Italia, hanno annunciato l’apertura delle spiagge. L’Italia poi, con un videomessaggio del premier Giuseppe Conte, ha fatto di più, annunciando la fine delle restrizioni ai viaggi e al trasporto a partire dal prossimo 3 giugno. Di fatto dando il via libera alla stagione estiva.
L’argomento, naturalmente, è delicato. Abela stesso ha precisato che queste riaperture non equivalgono a un «liberi tutti»: ristoranti e bar dovranno mantenere il distanziamento sociale all’interno delle strutture, e questo si traduce in una perdita secca di posti a sedere. Il Governo sta pensando di estendere, a scopo di compensazione, i permessi di occupazione del suolo pubblico.
Mentre resta da vedere come si potrà mangiare con la mascherina (su questo ancora nessuno si è espresso) non sono mancate le critiche. Adrian Delia, il leader dell’opposizione nazionalista, da un lato ha ringraziato per il lavoro svolto il Ministero della sanità, il Ministro Chris Fearne e la Sovrintendente Charmaine Gauci, ma dall’altro ha contestato le decisioni di Abela sostenendo che sono state fatte «contro il parere di Fearne e Gauci».
Di sicuro rispetto anche solo a una settimana fa c’è molta euforia ai piani alti. La Ministra del Turismo, Julia Farrugia Portelli, venerdì ha dato ampia rassicurazione al settore che «la stagione estiva ci sarà e ci saranno anche i turisti».
Di parere diverso il virologo maltese Vince Marmara che, dalle colonne del «Malta Independent», ha messo in guardia sull’aumento dei contagi di questi giorni, sostenendo che potremmo già essere di fronte alla «seconda ondata» del Covid-19.
Infine, secondo il titolo di un sondaggio pubblicato oggi in prima pagina dal quotidiano «Times of Malta», «il 44% dei maltesi vuole che le misure del lockdown siano allentate». Il che però vuol dire che il 56% è invece contrario.
Il rischio economico che il mondo, e Malta, stanno affrontando è enorme, ma anche il rischio sanitario non è da meno. I morti su tutto il pianeta, a questa mattina, sono 313.771. Meglio cercare di non vanificare gli sforzi di due mesi di lockdown. Siate prudenti, là fuori.