Avrebbero dovuto iniettare denaro nel circuito economico, ma l’operazione non è riuscita, o perlomeno è riuscita pochissimo.
Il boom dei contagi che ha riguardato gli studenti ha avuto riflessi pesanti non solo sul presente e sul futuro delle scuole d’inglese, ma anche sul mondo delle imprese.
Secondo quanto riporta il Times of Malta, circa 18mila studenti si sono recati a Malta tra il 1 giugno e il 14 luglio: il ministero del Turismo ha affermato che solo il 6,8 per cento ha utilizzato i buoni del governo consegnati loro per spendere ovunque sull’arcipelago.
Questo si traduce in un dato decisamente deludente: soli 1.232 studenti hanno fatto ricorso al contributo offerto dal governo.
I voucher, del valore fino a 300 euro per gli studenti che soggiornavano 30 notti, avevano come obiettivo rimettere in circolo i soldi per rilanciare un’economia fortemente in crisi a causa della pandemia da COVID-19.
Il programma è stato ritirato quando il governo ha deciso di chiudere le scuole perché alcune di esse erano diventate dei focolai fuori controllo.
Secondo un portavoce del ministero, sono stati spesi in totale 295.650 euro attraverso i buoni studenti, mentre 2.069.550 euro sono stati generati nell’economia «direttamente e indirettamente» dai voucher.