Voleva promuovere la mobilità “green” postando sui social il suo giro in bicicletta, ma finisce in ospedale con entrambi gli arti superiori fratturati. È la brutta avventura capitata a Jordan Galea Pace, 21enne candidato al Consiglio locale di Swieqi con il Partito Nazionalista. Come detto, l’intento era nobile: dimostrare quanto tempo si risparmia utilizzando mezzi alternativi, evitando di lanciarsi nel traffico selvaggio delle quattro ruote.
Così, il giovane si è messo in sella alla sua e-bike, postando materiale sui social per raccontare il suo tragitto da Swieqi a Mtarfa. Le cose non sono però andate per il verso giusto. Nei pressi di Gharghur, Galea Pace ha deciso di salire sul marciapiede per non rischiare di essere travolto dai veicoli che sopraggiungevano alle spalle, cadendo però rovinosamente in avanti.
Un incidente che in un primo momento gli è sembrato di poco conto, tanto da proseguire il viaggio e postare su Facebook il traguardo: 25 minuti in meno impiegati per raggiungere la destinazione e un’automobile in meno in circolazione.
Qualche ora dopo, però, il giovane posta un’altra fotografia decisamente meno positiva, di lui sdraiato su un letto d’ospedale con le braccia fasciate. L’immagine è corredata da un messaggio indirizzato al ministro dei Trasporti, Chris Bonnet: «abbiamo bisogno di una migliore infrastruttura affinché non accadano altri incidenti. Anche se non posso usare entrambe le braccia perché sono rotte e mi è stato ordinato di restare a casa, continuerò la campagna elettorale e lottare per ogni voto. Perché Malta merita di meglio».
Galea Pace ha poi commentato così quanto accaduto: «Con l’adrenalina in corpo non mi sembrava di essermi fatto nulla. Sono persino riuscito a pedalare fino a Mtarfa. E invece, ho entrambe le braccia rotte». Inoltre, il giovane ha ribadito l’importanza di muoversi con mezzi ecologici, affermando però che per un po’ lascerà perdere la bicicletta: «È un ottimo modo di viaggiare, ma abbiamo bisogno di migliori infrastrutture. Se fossero state decenti avrei davvero goduto del tragitto. Ora non penso che userò la bicicletta, principalmente perché mancano percorsi sicuri. Anche arrivare a San Gwann e St Julian’s è pericoloso per pedoni e ciclisti».
Lo studente è stato tra le persone rimaste imbottigliate per ore nel grande ingorgo creatosi nella giornata di mercoledì lungo la Regional Road, a causa del prolungarsi di alcuni lavori stradali che sarebbero dovuti terminare all’alba, prima dell’ora di punta. Da lì è nata la voglia di dimostrare che ci si può spostare rapidamente, in alcuni casi anche più velocemente rispetto ai veicoli a motore, utilizzando mezzi ecologici e a impatto zero sull’ambiente. Con il triste esito appena descritto.