La gestione degli ospedali St Luke, Karin Grech e Gozo, passa in mani statunitensi: finisce così con largo anticipo l’accordo con la compagnia Vitals Healthcare che, a marzo del 2016, aveva ottenuto una concessione trentennale.
L‘operazione è stata annunciata nei giorni che hanno preceduto le festività natalizie con un accordo-lampo a sorpresa, arrivato dopo un incontro tra i principali esponenti del Governo e il presidente della nuova compagnia di gestione, la Steward Health Care. Soltanto ventuno mesi prima era invece stata affidata la gestione dei tre ospedali a Vitals, ma l’operato di quest’ultima aveva sollevato diverse discussioni e perplessità sin dalle fasi iniziali. Vitals aveva infatti richiesto l’approvazione dell’esecutivo per avere la possibilità di trasferire la stessa concessione entro cinque anni dall’accordo, e questo puntualmente è avvenuto. Il nuovo proprietario si presenta come il più grande operatore ospedaliero privato degli Stati Uniti, dove è responsabile di 36 ospedali che impiegano circa 37.000 professionisti.
Il Governo ha assicurato che i progetti già avviati da Vitals Global Healthcare saranno interamente realizzati come previsto dai contratti originali, e ha espresso soddisfazione per un accordo che – si ritiene – rafforzerà ulteriormente i lavori di sviluppo in corso, e che continuerà a fornire strutture sanitarie gratuite e di livello a Malta.
«L’accordo tra Vitals Global Healthcare e Steward Health Care garantisce il proseguimento del lavoro iniziato dal primo – riporta una nota dell’esecutivo – in linea con gli standard stabiliti dal governo nell’accordo di partenariato pubblico-privato, che sarà conservato nella sua interezza. L’inserimento di un nuovo operatore nel nostro sistema sanitario non influirà in alcun modo su un princìpio fondamentale: il nostro servizio sanitario è stato e rimarrà libero. Inoltre, Steward Health Care è vincolato, così come VGH, a mantenere validi tutti gli accordi in essere con i sindacati e le stesse condizioni di lavoro per tutto il personale”.
Tornando a Vitals, si conclude un periodo breve ma molto complicato di collaborazione con il Governo per la gestione degli ospedali maltesi. Secondo l’accordo firmato nel 2016, l’azienda avrebbe dovuto investire 220 milioni nei primi due anni per trasformare gli ospedali in strutture all’avanguardia al fine attirare il turismo medico. In compenso il Governo, nella partnership pubblico-privato, si era impegnato ad acquistare un numero di posti letto da utilizzare come parte del sistema sanitario pubblico.
Molte polemiche sono sorte tuttavia in merito alla società che figurava dietro a Vitals, la Oxley Capital con sede a Singapore, che si presentava senza esperienza nel settore sanitario. E il Governo era stato accusato dall’opposizione di aver ceduto a diversi “capricci” legati agli interessi economici privati del contraente, che avrebbero reso la concessione una sorta di “privatizzazione mascherata”. Altre critiche si sono susseguite in merito allo stato di avanzamento di alcuni lavori, e su una presunta scarsa trasparenza a causa soprattutto di relazioni finanziarie relative ai primi mesi di gestione non diffuse pubblicamente. Ma ora si cambia pagina: la patata bollente passa di mano, e la storia resta tutta da scrivere.