È ancora un mistero su chi ha apposto uno striscione davanti alla sede del Times of Malta con sopra la scritta “Times of Mafia” realizzata utilizzando gli stessi caratteri tipografici del quotidiano. Un chiaro riferimento, secondo gli autori del gesto, all’indagine che ha coinvolto due ex amministratori delegati di Allied Newspapers – la società proprietaria del Times of Malta – per una presunta corruzione per l’l’acquisto di nuove attrezzature da stampa per il Times, nel 2011. Inizialmente si era ipotizzato che la provocazione portasse la firma del movimento Repubblika, non nuovo a iniziative simili come dimostra la campagna condotta a colpi di striscioni lasciati in giro per chiedere giustizia per la morte di Daphne Caruana Galizia.
«Non l’abbiamo fatto – hanno scritto i componenti di Repubblika sui social -. Quando noi utilizziamo il termine “mafia”, lo applichiamo ai criminali, non alle loro vittime. È davvero vile da parte di chi continua a negare che Keith Schembri sia un tentacolo della mafia che ancora attanaglia il governo, accusare ora una delle vittime dello stesso Schembri».